Un’Armata Brancaleone, composta da idealisti un po’ velleitari, o un gruppo militare pronto all’azione violenta in piazza San Marco a Venezia, magari con i cecchini a sparare dal tetto di Palazzo Ducale, come ha dichiarato in un’intercettazione uno degli arrestati?
Dalle intercettazioni dell'inchiesta di Brescia spuntano riferimenti oscuri. Ad esempio l’accenno del veronese Tiziano Lanza a un "killer", dopo un viaggio in Sicilia e parlando di Slovenia, basi Nato e Federazione Russa. Dice Lanza a Luigi Faccia: «Adesso ci sarebbe un’operazione in nero da fare con il killer, perchè io bisogna che parlo, che vada a vedere. Perchè più che andare a sentire con quei contatti là, io vorrei subito passare al fatto dell’eliminazione di quella persona lì...».