L'Arbitro per le controversie finanziarie della Consob ha condannato la banca Intesa Sanpaolo a risarcire circa 100 mila euro a una pensionata della provincia di Bari. La risparmiatrice aveva acquistato tra il 2009 e il 2014 attraverso Banca Apulia, ora incorporata in Intesa Sanpaolo, azioni di Veneto Banca, istituto di credito veneto che controllava la ex Banca Apulia, successivamente messo in liquidazione coatta amministrativa.
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Il crack di Veneto Banca, le cui azioni arrivarono a quotare anche oltre 40 euro per poi precipitare a zero euro, determinò l'azzeramento dei risparmi di molti cittadini. L'Arbitro Consob ha accolto le contestazioni della risparmiatrice che lamentava il mancato rispetto da parte della banca degli obblighi di informazione sulle caratteristiche delle azioni e sulla inadeguatezza dei titoli. «La decisone dell'arbitro Consob è importante sotto due profili - dichiara l'avvocato Massimo Melpignano, legale della risparmiatrice e responsabile nazionale Banca e Finanza di Konsumer Italia -: da un lato accerta le responsabilità della ex Banca Apulia nella vendita di titoli illiquidi e rischiosi e non adeguati al profilo della consumatrice, in questo caso pensionata. Dall'altra riconosce l'obbligo al risarcimento in capo a banca Intesa Sanpaolo e non alla vecchia Veneto banca, che è in liquidazione e con le casse vuote».
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