Ripresa, "tirano" i distretti industriali e il Nordest: boom dell'export in Fvg e Veneto

Venerdì 1 Ottobre 2021
Rispetto al 2019 crescita inaspettata
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VENEZIA - I distretti industriali spingono la ripresa economica italiana. Nei primi sei mesi dell'anno si è registrato un balzo del 27,6% dell'export, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Ed è il Nordest a trainare questo boom delle esportazioni. A livello territoriale spicca l'accelerazione delle esportazioni distrettuali del Nord-Est (+4,2% la variazione rispetto al primo semestre 2019), dove si sono messi in evidenza il Friuli Venezia Giulia per dinamica (+15,6%) e l'Emilia Romagna e il Veneto per aumento dei valori esportati (+443,7 milioni di euro e +324,9 milioni rispettivamente). Si tratta di una «realtà dove innovazione, ricerca della qualità e vocazione internazionale sono la punta di diamante della piccola e media impresa italiana. I distretti sono una delle componenti più dinamiche e quindi possiamo dire che spingono la crescita», afferma Gregorio De Felice, capo economista del Gruppo Intesa Sanpaolo, la cui direzione Studi e Ricerche ha effettuato lo studio. 

Tra i settori più dinamici ci sono gli elettrodomestici (+29% la variazione rispetto ai primi sei mesi del 2019), la metallurgia (+22,2%) e l'agroalimentare (+14,9%). Molto positiva anche la performance della filiera delle costruzioni e del sistema casa, con in testa i distretti specializzati in mobili (+8,2%) e prodotti e materiali da costruzione (+6,7%), che hanno battuto la concorrenza tedesca (+6,3% e -0,8%). La meccanica ha registrato un calo lieve (-1,6%) e comunque inferiore ai competitor tedeschi (-3%).

Segnali di recupero emergono anche per il sistema moda che mostra un rimbalzo rispetto al 2020 del +38,4%. Per l'Italia la ripresa economica «è forte e per una volta è superiore alla media dell'eurozona. La disponibilità dei vaccini ha consentito alla crescita di essere molto forte. L'insidia principale di questa ripresa sono le strozzature dei trasporti marittimi e i rialzi dei prezzi delle materie prime» dice De Felice. 

Nei distretti industriali italiani il confronto con il 2019 evidenzia un progresso dello 0,7% (pari a 438 milioni di euro) e il raggiungimento di nuovi livelli record a quota 64,6 miliardi di euro. Il recupero riguarda tutti i territori del Paese. Su un totale di 158 distretti monitorati, 101 nel secondo trimestre sono oltre i livelli del 2019.  

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