Cav, Salvini scrive alle Ue: «Sì al rinnovo senza gara»

Il ministero invia il piano Regione-Anas per la proroga della concessione al 2060

Venerdì 9 Dicembre 2022 di Angela Pederiva
Cav, Salvini scrive alle Ue: «Sì al rinnovo senza gara»
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VENEZIA - Un colpo di acceleratore allo sviluppo di Cav. Ieri il ministero delle Infrastrutture ha annunciato di aver trasmesso alla Commissione europea la proposta del rinnovo in house, cioè senza gara, della concessione di Passante e A4 Venezia-Padova, oltre che tangenziale di Mestre e raccordo Marco Polo, alla società detenuta al 50% da Regione e Anas. «L'obiettivo è assicurare la gestione pubblica delle autostrade, in modo che gli utili restino sul territorio», spiega l'assessore veneta Elisa De Berti, anche alludendo al fatto che da un anno e mezzo la Spa può ambire pure ad altre tratte.


L'OPERAZIONE
Concordata proprio con Regione e Anas, l'operazione mira a «migliorare la sicurezza e la viabilità di importanti arterie autostradali venete», recita la nota del dicastero guidato da Matteo Salvini. «Le interlocuzioni erano iniziate da tempo si legge e hanno subìto una accelerazione decisiva nelle ultime settimane. In concreto, si chiede all'Europa di poter affidare in house la realizzazione e gestione delle tratte autostradali già oggetto di concessione a Cav, che intende realizzare importanti investimenti sulla rete. Ora la Commissione Ue valuterà la compatibilità della proposta con la normativa comunitaria, in costante contatto con gli uffici di Porta Pia». Traduce l'assessore De Berti: «La concessione scade nel 2032, ma puntiamo ad allungarla al 2060 lasciandola sempre in mano pubblica, naturalmente sulla base di un adeguato Piano economico-finanziario che prevede l'impiego degli utili per nuovi investimenti. Per fare questo è necessario passare per l'Europa, seguendo una procedura analoga a quella attuata per l'Autobrennero e la Venezia-Trieste. Ovviamente sperando che i tempi per noi siano inferiori a quelli registrati in passato. Ma è già importante che il ministro Salvini, nel giro di neanche un mese dal confronto avuto con il presidente Luca Zaia, abbia sbloccato la richiesta che avevamo presentato al precedente Governo ancora a gennaio».

Aggiunge lo stesso Zaia: «Ringrazio il ministro Salvini per la solerzia con cui ha tradotto in atti concreti uno dei temi più rilevanti per la mobilità in Veneto, del quale avevamo parlato nel nostro recente incontro. Cav è un fiore all'occhiello delle nostre infrastrutture viarie e questa mossa del ministro verso l'Ue apre prospettive straordinarie di sviluppo».


L'EMENDAMENTO
La proroga della concessione a Cav le darebbe l'orizzonte temporale necessario e sufficiente a concretizzare la previsione contenuta nell'emendamento al decreto Semplificazioni Bis approvato a luglio del 2021. Ispirato all'epoca da Zaia, con primo firmatario il deputato leghista Alberto Stefani (che non a caso parla di «una svolta importante di federalismo infrastrutturale»), il testo ha ampliato in maniera significativa l'oggetto sociale di Cav: «Alla società possono essere affidate le attività di realizzazione e di gestione, comprese quelle di manutenzione ordinaria e straordinaria, di ulteriori tratte autostradali situate prevalentemente nel territorio della regione Veneto nonché, previa intesa tra le regioni interessate, nel territorio delle regioni limitrofe». Costituita nel 2008 per gestire il Passante di Mestre, a cui si sono poi aggiunti pure la Venezia-Padova, la tangenziale Ovest e il raccordo per l'aeroporto, ora Concessioni Autostradali Venete può candidarsi anche ad altre tratte autostradali. Per dire: quando nel 2038 scadrà l'affidamento ad Autostrade per l'Italia, ad esempio, Cav potrà farsi avanti per l'A27 Venezia-Belluno, sempre che nel frattempo abbia ottenuto l'allungamento appena richiesto. «Se l'Europa non frapporrà ostacoli, per Cav si apre un futuro ricco di crescita e miglioramento, anche dei servizi agli utenti», conclude Zaia.
 

Ultimo aggiornamento: 20:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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