VENEZIA - Numerosi consiglieri regionali e capigruppo veneti, in carica nella scorsa legislatura, sono stati costretti a versare ai rispettivi gruppi consiliari oltre 141.000 euro che erano stati loro contestati dalla Corte dei Conti.
Si tratta di rimborsi per pranzi e convegni che erano stati messi in conto nelle casse della Regione nel 2012 senza però presentare le adeguate pezze giustificative. A far partire gli accertamenti era stato un esposto sulle spese della Lega presentato dall'ex consigliere Santino Bozza, all'epoca della sua espulsione dal Carroccio.
Nel frattempo la Procura regionale della Corte dei Conti ha deciso di estendere gli accertamenti sulla regolarità dei rimborsi spese ad altre due annualità: il 2010 e 2011.
Ultimo aggiornamento: 11:22
© RIPRODUZIONE RISERVATA Si tratta di rimborsi per pranzi e convegni che erano stati messi in conto nelle casse della Regione nel 2012 senza però presentare le adeguate pezze giustificative. A far partire gli accertamenti era stato un esposto sulle spese della Lega presentato dall'ex consigliere Santino Bozza, all'epoca della sua espulsione dal Carroccio.
Nel frattempo la Procura regionale della Corte dei Conti ha deciso di estendere gli accertamenti sulla regolarità dei rimborsi spese ad altre due annualità: il 2010 e 2011.
Nel primo caso i magistrati erariali hanno già disposto la costituzione in mora di numerosi ex consiglieri regionali per un ammontare complessivo di 54 mila euro.