Venezia, la Regina dei Mari: ecco il libro del Gazzettino da domani in edicola

Venerdì 24 Settembre 2021 di Riccardo Petito
Venezia, la Regina dei Mari: ecco il libro del Gazzettino da domani in edicola

Il Leone della Serenissima poggia la propria zampa su una carta geografica d'Italia, con evidenziati i nomi delle storiche potenze marittime. Riassume uno scenario di alleanze e conflitti la locandina di presentazione del secondo volume La Regina dei Mari. Venezia e le Repubbliche Marinare, da domani sabato 25 settembre nelle edicole di Veneto e Friuli, assieme a Il Gazzettino. Prosegue, dopo il successo del primo volume, il lavoro di ricerca compiuto dal giornalista Gian Nicola Pittalis, che si potrà acquistare al prezzo di 6,90 euro, da aggiungere al costo del quotidiano.

Si entra nel vivo del mondo Mediterraneo, e delle potenze di Venezia, Pisa, Amalfi e Genova. A quest'ultima l'apertura, Genova la Dominante, già dal VI secolo centro di traffici mercantili, ma Repubblica Marinara con accezioni specifiche a partire dal 1097. Di quest'anno la partecipazione alla prima Crociata, base per l'espansione coloniale in Oriente. Quindi scontri per il controllo sul Mediterraneo, con Pisa prima e Venezia poi.


CONFLITTI E CONTATTI

Un mare di scambi e di guerre è il giusto titolo della prefazione di Maurizio Crovato, che parte da una riflessione sulle bandiere italiane di Marina Mercantile e Marina Militare. Entrambe si limitano alle quattro Repubbliche più famose, e curiosamente nel primo vessillo il Vangelo Marciano è chiuso con spada brandita dal Leone, nel secondo è aperto rivelando il motto Pax tibi Marce evangelista meus. Tornando a Genova, il vasto impero coloniale si fiaccò: guerre per assecondare alleati o dominatori, continui scontri con Venezia, espansionismo dell'Impero Ottomano, né giovò il diviso fronte politico delle famiglie nobiliari. Nei ritratti la figura del principe e ammiraglio Andrea Doria è mitizzata con serietà da Sebastiano del Piombo e dal Bronzino, che lo restituisce nelle vesti di Nettuno. Due secoli dopo, Napoleone prima e il Congresso di Vienna poi chiuderanno pagine di storia. Meno nota la figura di Guglielmo Embriaco, di più quella di Simon Boccanegra, primo doge della Repubblica di Genova per acclamazione popolare: dalla storia alla leggenda (rivisitata) grazie alla celebre opera di Giuseppe Verdi. 
La figura di Balilla è ripercorsa dal gesto ribelle di un bambino così soprannominato nella Genova occupata dagli austriaci. Ampio e dovuto spazio a Venezia città senza mura, le lagune i naturali confini di difesa. Il consolidamento tra IX e X secolo, aprì le porte ai più grandi successi di Venezia con la IV Crociata del 1202. La strategia di Enrico Dandolo, la nascita dello Stato da Mar. Il crescente dominio del Leone allarma Pisa e Genova, più volte lo scontro sarà duro. 


IL MITO DELL'ARSENALE

Un excursus Gian Nicola Pittalis lo dedica all'«Arzanà de' Viniziani», secondo il passo dantesco del XXI Canto dell'Inferno; il cuore dell'industria navale di Venezia impressionò non poco l'Alighieri, ambasciatore inviato dal signore di Ravenna. Disegni, modelli lignei e tele, come quella di Francesco Guardi protagonista il Bucintoro, confermano la perizia costruttiva dei cantieri. Un capitolo è dedicato a Vettor Pisani salvatore della Repubblica (immortalato pure dal Tiepolo), mentre è ripercorso il tragico epilogo di Marin Faliero e del drappo nero che a Palazzo Ducale - unico doge nella storia di Venezia ne copre le fattezze. Un capitolo è dedicato alle guerre illustri (inclusa la sempre suggestiva battaglia di Lepanto, «vera chiave di volta nella storia della Serenissima e della Cristianità»). La chiusura arriva all'oggi, con il Palio delle Repubbliche Marinare (incluso il palmarès), e l'abbinato Corteo Storico.

 

Ultimo aggiornamento: 10:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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