Qualità della vita: Cagliari, Ravenna e Trento sono al top

Lunedì 28 Giugno 2021
Qualità della vita: Cagliari, Ravenna e Trento sono al top

Cagliari è la provincia più a misura di bambino, quella di Ravenna la più attraente per i giovani e quella di Trento per il benessere degli anziani: sono i risultati della classifica del Sole 24 ore dedicata alla qualità della vita nelle province per i tre target generazionali, pubblicata nell'edizione di oggi del quotidiano.

Se per parlare di benessere in generale bisognerà aspettare la tradizionale classifica di fine anno, sottolinea il Sole, le tre nuove classifiche (ciascuna composta da 12 parametri) misurano con i numeri la vivibilità dei territorio per bambini, giovani e anziani.

Cagliari, ad esempio, primeggia per numero di pediatri attivi e offre uno dei rapporti migliori tra retta dell'asilo nido e reddito medio dichiarato, offrendo il posto al 27% dei bambini da 0 a 3 anni.

Ma scende al 71ø posto (sul totale delle 107 province) per qualità della vita dei giovani e al 25ø per gli anziani. Tuttavia, nella stessa provincia i residenti sotto i 10 anni sono diminuiti del 14% negli ultimi cinque anni, mentre è cresciuta (+11%) la popolazione anziana.

Ravenna e Trento, invece, sembrano unire diverse generazioni: entrambe, oltre ad essere rispettivamente in cima alle categorie giovani e anziani, si piazzano nella top ten anche delle altre due categorie. E negli ultimi cinque anni, in queste due province, la popolazione giovane, tra i 18 e i 35 anni, risulta in crescita, seppur lieve. Dalle 3 top ten emerge invece la quasi totale assenza delle grandi aree metropolitane, ad eccezione di Bologna che guadagna l'ottavo posto per benessere dei giovani e il quinto per gli anziani. Milano e Roma appaiono solo nella top ten dedicata agli over 65 (rispettivamente in 10ø e in 8ø posizione), trainate dagli importi medi delle pensioni. Per i bambini, invece, si piazzano rispettivamente 42a e 18a, penalizzate dal ridotto spazio abitativo (a Milano 50 mq in media per famiglia) e sprofondano al 76ø e 106ø posto per i giovani, anche a causa delle difficoltà di accesso alla casa ben rappresentate dagli affitti troppo elevati (la cui incidenza a Roma supera il 60% sul reddito medio dichiarato). Male per i giovani anche Napoli (103a), dove si aggiungono le performance negative nel tasso di disoccupazione giovanile e nella minore incidenza di laureati.

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