Tra tre settimane in Veneto 60 intubati e 14.700 contagiati

Sabato 4 Settembre 2021
Il grafico dell'andamento
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VENEZIA - Per il Veneto, seppure a rischio moderato, è confermata la zona bianca: l'incidenza sale a 92,9 casi ogni centomila abitanti, quindi sopra la soglia di 50, ma il tasso di occupazione dei posti-letto è al 4,9% in Terapia intensiva e al 3,3% in area non critica, a fronte di tetti fissati rispettivamente al 10% e al 15%.

Tuttavia nelle prossime tre settimane è previsto che i pazienti intubati aumentino dell'11% e che i soggetti attualmente positivi salgano del 12,4%. A predirlo è il modello matematico della Regione, specificando che il margine di errore non dovrebbe superare il 10%: «Nulla di preoccupante, però non abbassiamo la guardia e manteniamo le cautele», sottolinea il governatore Luca Zaia.


LO SCOSTAMENTO

Il sistema di valutazione del possibile andamento dell'epidemia, con particolare riferimento alla stima dei nuovi contagi e all'impatto sulle Terapie intensive, è stato studiato in sordina per un mese. «Abbiamo verificato spiega Michele Mongillo, direttore dell'unità organizzativa Prevenzione e Sanità pubblica che lo scostamento fra il dato atteso e quello registrato per i due indicatori era al massimo del 6%-8%. Quindi ora possiamo fornire una proiezione ragionevolmente accurata, compresa fra un massimo e un minimo, una sorta di cono d'ombra che non è certo scolpito sulla pietra, ma che dà un'indicazione attendibile su quello che potrebbe succedere in base a quanto è accaduto. Il modello si basa infatti su consolidati princìpi scientifici validati a livello internazionale ed è stato tarato sui dati storici del Veneto».


LA PROIEZIONE

Volendo utilizzare numeri consolidati, per le Terapie intensive vengono prese come riferimento le cifre di due giorni fa, quando i ricoverati erano 53: la previsione è che, nel giro di una ventina di giorni, i malati gravi salgano a 60. Quanto alle persone attualmente positive, il punto di confronto è stato fissato a quattro giorni fa (12.945), sempre per evitare di scontare ritardi diagnostici: la proiezione dice che fra tre settimane ci saranno 1.800 infetti in più, superando quota 14.700. «Abbiamo svolto dei confronti con altri sistemi di stima a livello nazionale precisa Mongillo e siamo allineati ad esempio a quello dell'Istituto superiore di sanità. Anzi, il nostro risulta ancora più accurato, visto che l'Iss indica una probabilità superiore al 50% di arrivare prossimamente al 10% di occupazione dei posti-letto in Terapia intensiva, ma in questi giorni stiamo osservando un andamento effettivo migliore di quello che era stato pronosticato».


LA LETALITÀ

Nel frattempo si annunciano interessanti i risultati di uno studio della Regione dedicato alla proiezione dei morti evitati grazie alla vaccinazione. «Entro la prossima settimana anticipa il direttore potremo dire quale sarebbe stato l'andamento della letalità senza i vaccini. Ma la tendenza è già evidente nel grafico (pubblicato qui sopra, ndr.) che confronta i decessi riguardanti la popolazione complessiva con quelli avvenuti nelle case di riposo». Come si può notare, a partire da febbraio la curva delle Rsa si flette fino ad appiattirsi, mentre quella generale si riduce al minimo soltanto da giugno, segno che le diverse date di avvio della campagna hanno dettato tempi differenti nel calo delle vittime. «Adesso siamo tutti curiosi di capire quale impatto si avrà con l'apertura della scuola, non tanto per quel che succede in classe ma per tutto il contorno», conclude Mongillo.


LA COPERTURA

Al momento la copertura vaccinale fra gli ultra 12enni è al 77,8% per la prima dose e al 68,7% per il ciclo completo, per un totale di 6.328.802 iniezioni effettuate. Includendo anche coloro che si sono prenotati, i quali viaggiano al ritmo di 5.000 al giorno, la popolazione vaccinata o vaccinanda è pari al 78,9%: 99% fra gli ottantenni, 92% fra i settantenni, 88% fra i sessantenni, 80% fra i cinquantenni, 72% fra i quarantenni, 69% fra i trentenni, 74% fra i ventenni e 60% fra gli adolescenti. A proposito di ragazzi, l'accesso diretto scattato il 13 agosto (pure per gli over 60) ha determinato 25.300 somministrazioni. Inoltre ieri le agende sono state aperte fino al 30 settembre e ci sono 771.889 dosi a disposizione: 455.119 di PfizerBiontech, 208.358 di Moderna, 44.982 di Johnson&Johnson e 63.430 di AstraZeneca. 
«Faccio appello al Governo ribadisce il presidente Zaia perché decida rapidamente tempi e modi di offerta della terza dose. Bisogna saperlo il prima possibile, perché il 21 settembre inizia l'autunno e se si comincia dai soggetti fragili, dobbiamo concentrarci sulle case di riposo e dunque su 30.000 ospiti. Anche per questo l'invito a chi non si è ancora immunizzato, e intende farlo, è di prenotarsi subito, altrimenti poi rischia di finire in coda agli anziani e di trovare posto magari a dicembre».

Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 10:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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