«Impossibile attuare il piano industriale». La Miteni chiede il fallimento

Venerdì 26 Ottobre 2018
Gli impianti Miteni a Trissino
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TRISSINO -  Il consiglio di amministrazione di Miteni Spa - l'azienda coinvolta nella vicenda dell'inquinamento da Pfas di una vastissima area - ha preso atto dell’impossibilità di attuare il piano industriale dell’azienda e ha pertanto deliberato la presentazione dell’istanza di fallimento presso il Tribunale di Vicenza. Il management ha rilevato l’impossibilità di giungere alla definizione certa dei tempi di sblocco delle due produzioni interdette e del susseguirsi di richieste fortemente onerose giunte, tramite diffide, dalla provincia di Vicenza anche nel corso della procedura concordataria. Queste diffide comporteranno l’interruzione di tutte le attività produttive pur essendo in alcuni casi, secondo l'azienda, palesemente pretestuose e non riguardando anomalie conclamate o rischi per l’ambiente.

Un quadro di assoluta incertezza che ha quindi vanificato gli sforzi del management volti a rilanciare l’attività industriale di Miteni.

Il socio ha comunque deciso di stanziare le risorse per finanziare la cessazione del funzionamento degli impianti produttivi in completa sicurezza e per il completamento delle indagini e delle caratterizzazioni propedeutiche alla stesura del piano di bonifica. Verrà quindi portato a termine, con la presentazione del piano nei termini previsti, il lavoro e l’impegno dei tecnici Miteni profuso nelle attività di caratterizzazione svolte in questi anni. Il Cda di Miteni si è contestualmente attivato per la ricerca di acquirenti dello stabilimento che possano salvaguardare i posti di lavoro e evitino la dismissione di un impianto con la dispersione di un know how che rappresenta un’eccellenza nella chimica mondiale.



 

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