Via libera a denti stretti anche dal M5s, Toninelli: «Decide la Regione»

Mercoledì 14 Novembre 2018
Un tratto della Superstrada Pedemontana Veneta in costruzione
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VENEZIA Si terrà oggi, 14 novembre, l'incontro fra i vertici della struttura di progetto della Superstrada Pedemontana Veneta (Spv) e dell'Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori (Aiscat). Rimane infatti solo da sciogliere il nodo dei pedaggi lungo arterie gestite da soggetti diversi, dopodiché potrà essere inaugurato il tratto da Thiene a Breganze, come confermato lunedì dal vicepremier Matteo Salvini al Gazzettino («Il 4 dicembre aprono i primi dieci chilometri di questa infrastruttura cruciale»). Peraltro ieri sul Corriere della Sera il ministro Danilo Toninelli, pur ribadendo la sua critica politica alla progettualità («dal punto di vista della sostenibilità finanziaria finora non è stata un buon affare»), sembra aver chiuso il dibattito su un ipotetico stop del Governo («è un'opera su cui il ministero non ha competenza diretta essendo il concedente la Regione Veneto»).
 
Per questo ora il commissario straordinario Marco Corsini sorride: «Prendo atto che finalmente siamo arrivati tutti alla verità».
LE DICHIARAZIONI
Lo scontro interno all'esecutivo fra Lega e Movimento 5 Stelle si è rinfocolato in questi giorni con le dichiarazioni di Salvini e Toninelli. Ha detto il titolare dell'Interno e segretario del Carroccio: «Vanno portate a termine tutte le grandi opere cominciate. Vedo che gli amici 5 stelle vogliono fermare la Pedemontana, ma sarebbe un'assurdità». Ha rilanciato il responsabile delle Infrastrutture ed esponente pentastellato: «La convenzione attuale potrebbe essere giudicata positivamente dalla Corte dei Conti soltanto alla luce di una situazione precedente di palese iniquità ed evidente svantaggio per la parte pubblica, cioè per i cittadini contribuenti. E le responsabilità, in tal senso, sono tutte da far risalire a tempi recenti». Parole che Corsini vuole leggere positivamente: «Il ministro Toninelli dà una valutazione positiva del Terzo atto convenzionale. Quello che non capisco è cosa intenda per tempi recenti, visto che l'accordo è stato firmato nel 2017». Il riferimento è appunto al Tac, sottoscritto lo scorso anno dal concedente Regione e dal concessionario Sis, che ha posto i rischi di costruzione e di disponibilità in capo al partner privato e ha aggiornato le stime di traffico su cui si basa il rischio di domanda che grava sulla parte pubblica. La convenzione originaria risale al 2009, mentre nel 2013 era stato siglato l'atto aggiuntivo. «Direi che in tempi recenti abbiamo notevolmente migliorato il testo aggiunge il commissario straordinario e che chi favoleggia di revisioni del contratto evidentemente ignora che bisogna essere in due».
LO SCONTRO
Tuttavia il M5s ci spera ancora e in particolare l'anima più ambientalista vorrebbe rimettere mano non solo ai termini finanziari della partita. La consigliera regionale Patrizia Bartelle annuncia infatti la presentazione di alcuni emendamenti alla mozione, presentata dall'opposizione, che sollecita la convocazione di un tavolo tecnico: «Chiederò che l'attenzione si focalizzi anche sulla legittimità degli atti compiuti dal commissario straordinario come richiesto da Anac, che tra i partecipanti vi siano anche rappresentanti dei territori, che siano individuate eventuali responsabilità nella approvazione del project financing e nelle attività di controllo». Ma sul punto è scontro con il capogruppo leghista Nicola Finco sbotta: «Non accettiamo lezioni da chi non ha fatto un giorno di attività amministrativa sul territorio. I Cinquestelle sanno solo criticare senza proporre una soluzione alternativa. Loro sono per la decrescita felice, noi invece siamo per la crescita vera. La devono smettere con questa perenne campagna elettorale, vogliono solo bloccare il Paese e mortificare l'imprenditoria del Nordest. So bene che al Governo siamo alleati, ma il nostro garante per fortuna è Salvini».
Angela Pederiva
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Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 10:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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