Deputato in Italia, candidato in Brasile. Bufera sull'oriundo

Domenica 19 Agosto 2018 di Angela Pederiva
Fausto Guilherme Longo
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Parlamentare in Italia e, allo stesso tempo, parlamentare in Brasile? Lo scopriremo tra cinquanta giorni, quando si terranno le elezioni generali verdeoro, ma di sicuro il veneto-paulista Fausto Guilherme Longo è già un caso. Rieletto nella circoscrizione Estero lo scorso 4 marzo, per una legislatura a Montecitorio dopo un lustro a Palazzo Madama, il 66enne di origini padovane è ora candidato alla Câmara dos Deputados di Brasilia: un possibile doppio incarico che scatena già le polemiche sui social.
 
CHI ÈLe radici di Longo affondano a Saletto, da sei mesi frazione di Borgo Veneto, ma fino al febbraio scorso Comune autonomo, che giusto quattro anni fa gli aveva conferito la cittadinanza onoraria. Proprio da lì erano infatti partiti, nel 1892, i suoi bisnonni Candido e Antonietta, con i loro cinque figli: Gioconda, Marietta, Amabile, Marco e Santo Giuliano. Nella zona di São Carlos il capofamiglia aveva lavorato come operaio nelle piantagioni di caffè, così come molti altri immigrati italiani arrivati in Sud America subito dopo l'abolizione della schiavitù, vivendo per molti anni nella fazenda di Pinhal. In occasione delle ultime Politiche, lo stesso neo-deputato aveva affidato al Gazzettino un ritratto dell'avo: «Il suo talento come scultore lo ha sempre accompagnato e, dopo qualche tempo in Brasile, è riuscito ad aprire una fabbrica di marmo nella città di Amparo», dove il 22 luglio 1952 è nato appunto il suo bisnipote Fausto Guilherme, uno dei nove figli di Fausto, che a propria volta era figlio di Santo Giuliano. Da una generazione all'altra è stata trasmessa la passione della scultura: dai santi per abbellire le chiese, agli angeli per decorare le tombe. Un'arte che in qualche maniera deve aver plasmato anche il politico, dato che è architetto e urbanista, ma pure fumettista e fondatore del Salone internazionale dell'umorismo di Piracicaba. Eletto al Senato nel 2013 e inserito nel gruppo Autonomie-Psi, nel 2018 il cavaliere della Repubblica è passato alla Camera, grazie agli 8.906 voti conquistati in America Meridionale sotto l'ombrello del Partito Democratico, anche se poi si è iscritto al Misto, sempre in quota socialista, presentando finora 7 disegni di legge e risultando, secondo OpenParlamento, presente nel 65,02% delle votazioni. 
LE PAROLECuriosamente, però, questo secondo mandato italiano tuttora in corso non compare nella biografia postata sul profilo Facebook attivato giovedì scorso e intitolato Fausto Longo 1510 (il sistema brasiliano prevede l'abbinamento fra nome e numero del candidato). All'indomani di Ferragosto è infatti cominciata la campagna elettorale in vista delle Presidenziali del 7 ottobre e il 66enne è in corsa come aspirante deputato federale in rappresentanza dello Stato di San Paolo, a sostegno dell'aspirante governatore Paulo Skaf e nelle file del Movimento Democrático Brasileiro, il partito del presidente uscente Michel Temer. «Conto sul tuo sostegno!», dice Longo agli «amici e amiche» a cui promette «impegno ed etica per le riforme di cui il Brasile ha bisogno», dopo che in primavera si rivolgeva così agli italiani all'estero: «Grazie mille per il sostegno e la fiducia che avete riposto in me».
LE CRITICHELa nuova candidatura ha infiammato il web, registrando l'indignazione pure di Enrico Mentana, direttore del Tg La7: «Questo si è fatto rieleggere cinque mesi fa in nome di decine di milioni di italiani d'oltreoceano in un altro continente...». In attesa del responso delle urne, la vicenda accende già il dibattito su ineleggibilità e incompatibilità, variamente ed espressamente previste dalla legge in caso di cumulo fra la carica di parlamentare italiano e quelle di eurodeputato, consigliere regionale, governatore, sindaco di un grande Comune, giudice della Corte Costituzionale, componente del Consiglio superiore della magistratura, dirigente di società sussidiate dallo Stato, addetto all'ambasciata... ma non di deputato o senatore in un altro Paese. Probabilmente a nessuno era ancora saltato in mente di provarci.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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