Papa Luciani, le immagini di una vita in edicola con il Gazzettino

Venerdì 26 Agosto 2022 di Nicoletta Cozza
Papa Luciani, le immagini di una vita in edicola con il Gazzettino

Centocinquanta fotografie, molte delle quali inedite e altre tratte dall'album di famiglia, che immortalano 65 anni di esistenza, dalla nascita alla morte. Raccontati nelle 170 pagine che ripercorrono anch'esse l'intera vita, ma con un resoconto quasi giornaliero del pontificato, soffermandosi in particolare sui due eventi che lo hanno caratterizzato: l'incontro con suor Lucia a Coimbra, uno dei tre pastorelli a cui a Fatima apparve Maria, e la ricostruzione dell'ultima giornata, il 28 settembre 1978, culminata con quel decesso improvviso, per certi aspetti ancora oggi avvolto dal mistero.
Si intitola Papa Luciani. Una vita da Beato. La biografia per immagini di Giovanni Paolo I (De Bastiani editore) , infatti, il libro scritto da Ivan Marsura che da domani sarà in vendita nelle edicole con il Gazzettino, al prezzo di 8,80 euro, più il costo del quotidiano. Il volume ricostruisce il percorso umano e spirituale del Pontefice nato a Canale d'Agordo, diventato poi vescovo di Vittorio Veneto e Patriarca di Venezia, e infine salito sul soglio di Pietro, dove è rimasto appena 33 giorni. E stato l'ultimo Pontefice italiano e il 4 settembre sarà beatificato da Sua Santità Francesco Bergoglio.
L'autore di origine trevigiana, cresciuto anch'egli nel seminario vittoriese e vissuto poi a Padova, da anni studia con rigore scientifico la storia del primo Papa veneto: ha raccolto 16 mila foto che lo ritraggono passo passo nel cammino ecclesiastico, ma anche privato; ha messo insieme, nel tentativo di fare chiarezza sul decesso, una documentazione copiosa tra cui i racconti dei 16 testimoni del periodo-chiave della vita di Luciani, di cui solo uno è ancora vivo, e ha digitalizzato 70 mila pagine scritte, attingendo a fonti diverse. È uno degli esperti più qualificati, tanto che sta curando l'allestimento appunto del Museo dei Papi, che verrà inaugurato il prossimo anno vicino alla Basilica di San Pietro, dove verranno esposti oggetti, libri documenti, appartenuti ai successori di Pietro, manoscritti autografi e immagini antiche, o moderne.


L'ESPERTO
Anche la prefazione porta una firma autorevole, cioè quella del cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei Santi, il quale nella nota introduttiva ha evidenziato: «Nelle pagine di Marsura la cronaca è impreziosita da inedite memorie e da personali sottolineature, nonché, alla maniera di un album fotografico, arricchita da tutta una serie di immagini che commentano i testi e li fissano nella mente. Per tutti noi la beatificazione di Giovanni Paolo I è occasione per considerare in profondità la sua immagine, non accontentandosi della superficie, ma sino a raggiungere quella che è la molla segreta della sua santità, ossia quella humilitas che, alla maniera di San Carlo Borromeo, Luciani aveva scelto come motto episcopale. E di umiltà egli parlò nella prima udienza generale del 6 settembre 1978.
Nei più lunghi anni di ministero episcopale a Vittorio Veneto prima, e a Venezia poi, la sua opera di governo era stata caratterizzata pure dalla carità e dalla giustizia, dalla fermezza sui principi e sulla dottrina.

Trattò con consapevolezza i problemi che si trovò ad affrontare, partendo dal loro interno».


L'AUTORE
«Per scrivere la biografia dedicata a Papa Luciani - spiega poi Marsura - sono partito dalla voglia di riscoprire aneddoti, curiosità, particolari sulla sua esistenza, e con l'intenzione di ricostruire il suo mese di pontificato, del quale propongo una sorta di reportage quasi quotidiano, con due focus, uno sull'incontro del 11 luglio 1977 con Suor Lucia, dal quale uscì sconvolto, ricevendo forse la premonizione che sarebbe diventato Papa per poco tempo, e l'altro sulla sua scomparsa».
L'autore non ha dubbi sul fatto che si sia trattato di una morte naturale, ma non concorda sulle cause indicate dalla versione ufficiale fornita dalla Santa Sede, e neppure sulla data. «A proposito di quest'ultima - annota - ho elementi fondati per ritenere che Giovanni Paolo I sia mancato verso le 3 del 29, non alle 23 del 28 settembre del 1978. Ho raccolto i racconti dei fratelli Signoracci, tecnici dell'Istituto di Medicina Legale di Roma e imbalsamatori pontifici, che in passato avevano trattato le salme di Pio XII, Giovanni XIII e Paolo VI. Dissero che la mattina quando arrivarono al cospetto del defunto che era ancora sdraiato a letto, notarono che il volto di Luciani era calmo, gioioso. E poi hanno aggiunto che non era completata l'ipostasi al dorso perché il deflusso del sangue ancora non era cessato, però c'era la rigidità cadaverica, dati che fanno presupporre che il trapasso fosse avvenuto 4-5 ore prima. Poi, quando sulla salma venne praticata un'iniezione conservativa a base di formalina, un gonfiore al braccio indicò la presenza di un embolo. Giovanni Paolo I, quindi, non è stato stroncato da un infarto, come riportato nella versione ufficiale, bensì da un'embolia polmonare. Tutte le ipotesi di cospirazioni e di una morte violenta, comunque, sono state smontate anche dal dottor Antonio Da Ros, medico di Giovanni Paolo I, il quale concordava con me sulle cause che hanno provocato quel malore improvviso e fatale che lo ha colto mentre stava leggendo dei fogli che stringeva in mano».

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