BOLZANO - La vicenda ha destato notevole stupore in Alto Adige: una sfilza di contestazioni a un provveditore scolastico per aver fatto "pressioni" per ritoccare i voti del figlio (in musica e tecnologia peraltro) che dalla seconda era stato promosso in 3. media. Ma l'interessato smentisce e querela. La procura di Bolzano comunque ha un fascicolo per l'ipotesi di " errore determinato dall’altrui inganno, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e induzione indebita a dare o promettere utilità". Il tutto «in concorso morale e materiale» fra il sovrintendente scolastico Vincenzo Gullotta, il dirigente della scuola media "Ugo Foscolo" di Bolzano, Franco Lever, e il prof. Francesco Migliaccio.
La procura ha concluso le indagini a loro carico, ora le controparti avranno 20 giorni di tempo per presentare eventuali memorie e chiedere di essere sottoposte a interrogatorio.
Sarebbe stato poi lo stesso Lever a decidere autonomamente di modificare i voti, grazie a una legge del 1990 che consente alla pubblica amministrazione di riesaminare in autotutela i provvedimenti laddove sia rilevato un errore. La vicenda era stata sollevata da un articolo del Corriere dell'Alto Adige prendendo spunto da un'interrogazione del consigliere provinciale del Pd, Sandro Repetto. I voti contestati, un 6 ed un 7, sarebbero diventati due otto, nonostante il parere negativo di uno dei due insegnanti delle materie in questione. Era intervenuto anche l'assessore provinciale alla scuola in lingua italiana, Giuliano Vettorato, che aveva preannunciato immediate verifiche per fare completa chiarezza.