Pacchi e facchini, la Regione ingaggia privati per portare le schede

Sabato 22 Luglio 2017 di Angela Pederiva
Pacchi e facchini, la Regione ingaggia privati per portare le schede
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A tre mesi esatti dal referendum sull'autonomia, la Regione passa al piano B. In vista del voto fissato per il prossimo 22 ottobre, la macchina organizzativa va avanti, anche con le attività solitamente gestite dalle prefetture: tramite due decreti pubblicati ieri, infatti, Palazzo Balbi ha deciso di arrangiarsi pure con l'impacchettamento (oltre che con il trasporto e la consegna) del materiale elettorale. Tutto questo in attesa di una risposta del ministero dell'Interno alla richiesta di collaborazione, rilanciata la settimana scorsa, negli ambiti di competenza statale.
Nel quadro di una spesa complessivamente stimata in 14 milioni di euro, ne erano già stati impegnati 226.673,68 (più Iva) per la stampa delle schede e dei manifesti, servizio affidato alla Società Industrie Tipolitografiche di Casier. Allora però l'amministrazione regionale confidava nella «collaborazione tecnico organizzativa per la gestione del referendum, analogamente a quanto già avvenuto nelle precedenti consultazioni elettorali» da parte del Viminale e quindi degli uffici territoriali di governo. Ma «ad oggi tale richiesta non è stata in alcun modo riscontrata, né altre richieste informali fatte dagli uffici regionali competenti hanno avuto esito». Di conseguenza sul Canal Grande è stata ravvisata la necessità «di procedere autonomamente agli adempimenti in precedenza garantiti dalle Prefetture».
Allo stesso fornitore Sit è stato così chiesto di ampliare la commessa, inserendovi anche il «confezionamento di tutto il materiale elettorale distinto per Comune e sezione» e l'«invio, ai Comuni del Veneto, dei manifesti elettorali e della cartolina avviso per gli elettori residenti all'estero, tramite corriere». Lavorazioni aggiuntive che costeranno alle casse regionali ulteriori 46.848 euro.
Passerà invece per il Mercato elettronico della pubblica amministrazione, gestito da Consip, l'affidamento del servizio di facchinaggio per il trasporto del materiale referendario dall'azienda stampatrice agli uffici elettorali. Un compito considerato particolarmente delicato, poiché la richiesta è che la consegna «avvenga con la scorta della Questura, in base ad itinerari prestabiliti e simultaneamente in tutto il territorio regionale». Per questo nei cataloghi del Mepa saranno scelti«gli operatori economici che hanno già gestito il servizio in precedenti consultazioni elettorali per conto delle varie Prefetture».
Dagli organismi statali, ad ogni modo, la Regione si aspetta ancora un supporto nelle attività di loro stretta competenza, come la revisione delle liste elettorali, la comunicazione del numero delle sezioni e degli elettori, l'autorizzazione all'utilizzo della tessera elettorale, delle matite copiative e dei timbri, le disposizioni per la tutela dell'ordine pubblico durante le operazioni di voto e di scrutinio.
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Ultimo aggiornamento: 10:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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