Abbattuto un altro orso: MJ5 aveva aggredito un uomo. Licia Colò: «Eliminarne altri orsi è scorretto». Il Wwf a Zaia: «Trasferiamo gli esemplari in Veneto»

MJ5 è un esemplare di 18 anni che lo scorso 5 marzo aveva aggredito un escursionista di 39 anni nei boschi della valle di Rabbi

Giovedì 13 Aprile 2023
Abbattuto un altro orso: Mj5 aveva aggredito un uomo in Trentino. Lo zoologo Cignini: «Evitiamo psicosi». Licia Colò: «Eliminare altri orsi è scorretto»

TRENTO - «Ispra ha dato il parere positivo per l'abbattimento dell'orso MJ5, che il 5 marzo scorso ha aggredito un uomo in valle di Rabbi. Adesso seguirà un atto consequenziale da parte dell'amministrazione provinciale». Lo ha comunicato, in conferenza stampa, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. MJ5 è un esemplare di 18 anni che lo scorso 5 marzo ha aggredito un escursionista di 39 anni nei boschi della valle di Rabbi, a pochi chilometri dal monte Peller, dove è stato ucciso il runner trentino di 26 anni lo scorso 5 aprile. «Verrà confermato anche l'atto di abbattimenti di JJ4, individuato come responsabile dell'aggressione ad Andrea Papi», ha aggiunto Fugatti.

«La scelta politica dell'abbatimento»

«Attenti ora a non creare la psicosi, a pensare che se entro in un bosco trovo sicuro l’ orso che mi aggredisce. Non e cosi: l’ orso e un animale solitario, schivo». Cosi lo zoologo Bruno Cignini, docente di Conservazione e gestione della fauna a Tor Vergata in un’intervista al Corriere della Sera in merito all’orsa che ha aggredito e ucciso un runner in Trentino e contro cui ora e partita la caccia. «Forse l’orsa era sottovento e non ha sentito il ragazzo arrivare. Le sue unghie sono 5 coltelli acuminati, basta una zampata per uccidere...», spiega l’esperto convinto che «quando l’ orso diventa pericoloso per l’uomo (e JJ4 e recidiva) il protocollo prevede che si possa rimuovere dal suo habitat ma non è obbligatoria l’eliminazione.

In alternativa si puo catturare e mettere in un recinto. Percio la decisione diventa politica».

Il Wwf chiede a Zaia di trasferire orsi in Veneto

Il Wwf chiede al governatore Luca Zaia di aprire alla possibilità del trasferimento di alcuni orsi dal Trentino in Veneto, dopo l'attacco mortale al runner Andrea Papi, che ha confermato, oltre alla pericolosità. la concentrazione di troppi esemplari solo in quell'area. Il trasferimento, spiega Carmelo Motta, delegato regionale Wwf, «può essere una strada per risolvere concretamente il problema degli orsi. Ma ciascuno deve fare la propria parte. L'opinione del Wwf è che anche il Veneto possa avere un ruolo in questa operazione, accogliendo alcuni esemplari.

Non è una follia: le nostre montagne erano popolate da orsi fino al secolo scorso, quando furono sterminati

Un'operazione da farsi in lungo arco temporale, avverte Motta. «Ma se il governatore Luca Zaia decidesse di tendere la mano al collega trentino promuovendo questo progetto - sottolinea - il Wwf lo sosterrebbe con forza. Per non rischiare di trasferire in Veneto gli attuali problemi del Trentino, il piano di ripopolamento andrebbe redatto con cura, con uno studio di fattibilità». Sull'abbattimento dell'orsa JJ4, Motta ha pochi dubbi: «se un esemplare mostra comportamenti pericolosi per l'incolumità degli esseri umani, la sua rimozione consente di diminuire il rischio di nuove aggressioni, e anche una migliore accettazione sociale della popolazione. Ma l'abbattimento è l'ultima strada percorribile. Non lo dice il Wwf, lo sostiene la scienza».

 

Il parere di Licia Colo

«Credo nel valore della natura, sono convinta che il mondo non ci appartenga. Per cui, se JJ4 è un esemplare problematico va allontanata ma farne un capro espiatorio è amorale». Cosi in un’intervista alla Stampa Licia Colo, conduttrice televisiva e amante degli animali, commentando la vicenda dell’orsa trentina che ha ucciso il corridore 26enne. «Una persona morta e una tragedia - spiega - Non sarebbe mai dovuto accadere. Ma l’orsa si prenderà le colpe per tutti. Non me la sento di dire che un esemplare che ha ucciso deve stare lì perche ne ha il diritto. Ma abbatterla ed eliminare altri orsi problematici è scorretto. Siamo noi che li abbiamo messi li e poi abbiamo cambiato idea. Ha fatto l’orsa. Perche ucciderla? Va spostata o catturata: vivra il resto dei suoi giorni in gabbia».

 

Continua Colò: «Non avrei messo gli orsi dove la gente non li voleva. Gli abitanti del posto non sono mai stati entusiasti. Non è mai stato fatto un discorso corretto per abituare la gente a conviverci. Non sono state spiegate le potenzialita della presenza dell’ orso sul territorio. Ma, una volta che gli orsi sono stati reintrodotti, bisognava imparare a farlo. Soprattutto perche sono stati presi soldi dalla comunita europea».

Ultimo aggiornamento: 16:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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