L'orsa Jj4 è stata catturata questa notte nei boschi del monte Peller, sopra l'abitato di Caldes. L'orsa era ricercata per l'uccisione del giovane runner di 26 anni, Andrea Papi. Identificata grazie alle analisi genetiche disposte dalla Procura di Trento, l'esemplare aveva già aggredito due escursionisti nel giugno del 2020, sempre sul monte Peller.
Orsa Jj4, Fugatti insiste sull'abbattimento
«Ieri abbiamo consegnato al Tar la documentazione che ci aveva richiesto nel decreto. Vale l’auspicio che il Tar possa anticipare la decisione rispetto all’11 maggio perche cosi noi procederemo all’abbattimento di Jj4». Lo ha detto il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, nella conferenza stampa in seguito alla cattura dell’ orsa avvenuta questa notte.
Come verrà abbattuta l'orsa
«La modalità di abbattimento prevista per l'orsa Jj4, se il Tar darà il via libera, è l'eutanasia, che è lo strumento che viene utilizzato anche per gli animali d'affezione quando arrivano al limite della loro vita». Lo ha detto il dirigente del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna della Provincia di Trento, Raffaele De Col. «Questo - ha aggiunto De Col - è lo strumento che abbiamo individuato per poter causare meno sofferenza all'animale. Non è prevista l'opzione di sparare, che viene impiegata solo per gli abbattimenti in condizioni di immediato pericolo».
Enpa: rispettare decreto del Tar
Enpa, Leidaa e Oipa diffidano la Provincia autonoma di Trento dal mettere in atto «qualsiasi azione che possa ledere l'incolumità dell' orsa Jj4». Il decreto del Tribunale amministrativo regionale (Tar) che sospende l'ordinanza di abbattimento, sostengono i tre enti in una nota, «deve essere rigorosamente rispettato, altrimenti difenderemo l' orsa e i suoi piccoli in tutti i modi consentiti dalla legge».
La Lav: trasferite l'orsa nel rifugio-santuario all'estero
La Lega anti vivisezione (Lav) chiede, attraverso una nota, un incontro urgente con il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, per «organizzare il trasferimento dell'orsa nel rifugio-santuario individuato all'estero dall'associazione». Anche l'Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa), in una nota, domanda che l' orsa Jj4 «sia subito messa in condizione di essere trasferita in un santuario protetto tra quelli indicati dalla Lav che si trovano all'interno dell'Unione europea». In merito ai documenti forniti ieri dalla Provincia di Trento al Tribunale regionale amministrativo (Tar), la Lav sostiene che «dall'analisi effettuata dall'Ufficio legale della Lav risulta che il deposito sia limitato esclusivamente a un estratto verbale della riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza tenutasi in prefettura il 7 aprile, una nota della Procura vaga e generica che afferma che dai primi accertamenti sembrerebbe la responsabilità sia di Jj4 ma indicando che vanno analizzati dieci reperti e una sola relazione sanitaria del tutto generica».