Olimpiadi, il Coni sceglie Milano ma poi riammette le Dolomiti

Venerdì 30 Marzo 2018 di Alda Vanzan
Olimpiadi, il Coni sceglie Milano ma poi riammette le Dolomiti
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Il Coni ha deciso: la sede italiana che sarà sottoposta al vaglio del Cio, il Comitato olimpico internazionale, per ospitare le Olimpiadi invernali del 2026 sarà una coppia di città, Milano e Torino. La notizia viene battuta dall'agenzia di stampa Ansa ieri poco dopo le 13 e per il Veneto che cullava il sogno delle Olimpiadi delle Dolomiti Unesco, con Cortina d'Ampezzo capofila e gli impianti e le strutture di Trento e Bolzano, è una doccia fredda. Il consiglio comunale di Cortina si sarebbe infatti riunito di lì a poche ore per deliberare una manifestazione di interesse, già messa per iscritto sempre ieri dal sindaco Giampietro Ghedina in una lettera al Coni, se non tardiva quantomeno inutile. A meno che, come si ostina a credere il governatore del Veneto, Luca Zaia, la partita non sia ancora del tutto chiusa: «Ci batteremo allo stremo per Dolomiti Unesco - ha detto il governatore - Non siamo qui per fare la guerra a nessuno, ma non abbiamo alcun timore a confrontarci con chicchessia». È così che, nel tardo pomeriggio di ieri, dopo aver ricevuto la manifestazione di interesse del sindaco Ghedina e una lettera del governatore Zaia, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha scritto nuovamente al direttore generale del Cio: «C'è anche Cortina». Della serie: valutate voi. Dall'Austria, intanto, arrivava un'altra proposta doppia: Graz/Schladming.

I COMUNICATI
La scelta di puntare su Milano/Torino è stata così spiegata: «Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha informato il Comitato Olimpico Internazionale di voler proseguire nella Fase di Dialogo per i Giochi Olimpici Invernali 2026, già avviata nei mesi scorsi, in seguito all'invito da parte del Cio, ricevuto il 29 settembre 2017. Dovendo ottemperare ad una scadenza formale indicata dallo stesso Cio e dopo numerosi incontri e contatti con i vertici del Comitato Olimpico Internazionale, il Coni ha manifestato questo intendimento attraverso una lettera con la quale viene indicata la candidatura della Città di Milano/Torino. Nella stessa lettera è esplicitamente indicato che il Coni resta in attesa della formazione del nuovo Governo al quale, nei tempi e nei modi che verranno concordati, sottoporrà uno studio di fattibilità già realizzato ad inizio del 2018, per una valutazione complessiva dell'intero progetto che possa portare benefici a tutta l'Italia anche alla luce del contenimento dei costi previsti dall'Agenda 2020». Il termine cui fa riferimento il Coni è il 31 marzo, scadenza che valeva anche per le città che dovevano dare la manifestazione di interesse. Il primo dato, dunque, è che il Coni ha scelto Milano/Torino prima che eventuali altre città si esprimessero. Ed è uno degli aspetti che Zaia rimarca nell'ultimo dei tre comunicati diffusi ieri da Palazzo Balbi: «La manifestazione d'interesse del Veneto e di Cortina sono state elaborate sulla base di quanto prevede il regolamento del Cio che ci è stato fornito dal Coni. Rispettiamo le regole ma verificheremo che tutti le abbiano rispettate»...

 
 

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