Zaia: «Carlo Nordio ha ragione
e serve un'intelligence europea»

Mercoledì 30 Marzo 2016
Zaia: «Carlo Nordio ha ragione e serve un'intelligence europea»
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VENEZIA, 30 MAR - Per il governatore del Veneto Luca Zaia il Procuratore aggiunto di Venezia, Carlo Nordio, ha ragione quando afferma «che tutti stiamo correndo rischi e nessun paese può dirsi al sicuro.

Mi pare infatti - aggiunge Zaia - che si stiano sottovalutando un serie di problematiche sulle quali da mesi, se non da anni, avevo lanciato l'allarme». «Il proselitismo nelle moschee, innanzitutto - rileva -, che mi spinse a un confronto diretto con alcuni imam. Ma soprattutto i 12 mila fantasmi che, per esplicita ammissione della Prefettura, sono arrivati in Veneto e se ne sono andati dopo poche ore senza che nessun potere dello Stato si pendesse la briga di identificarli. Dove sono questi fantasmi che la burocrazia chiama per carità di Patria »transitati"? Sono all'estero? Si aggirano ancora per il Veneto? Qualcuno può escludere che fra di loro si nasconda qualche malintenzionato? Il dottor Nordio ha ragione: bisogna unire le forze e costituire servizi di intelligence a livello europeo per fare fronte a una vera e propria offensiva bellica".

In serata altre bordate dalla Lega: «Mi hanno piacevolmente sorpreso, e le condivido in toto, le parole del procuratore Nordio di buon senso, che fotografano una verità sotto gli occhi di tutti tranne che per il governo Renzi, la Boldrini e i vari 'ultimi giapponesi sull'isola' come Vendola, e che arrivano da un magistrato stimato da tutti che in quasi 40 anni ha combattuto le Brigate Rosse e la criminalità organizzata dovrebbero far suonare la sveglia per tutti quelli che dormono sonni tranquilli, pensando che l'Italia non corra rischi». Lo afferma il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli (Lega). «E invece Nordio, dall'alto della sua esperienza, avverte che: 'Non e' vero che non corriamo rischi come Belgio e Francia. Dovendoci mettere nei panni dei terroristi, credo che loro abbiano costituito in Italia una serie di cellule silenti, come nel resto d'Europa. Queste esplosioni sono punte di iceberg di una polveriera che sta covandò. Pensando alle reazioni di Renzi e dei suoi ministri, che tanto non diranno una parola a riguardo, o alla censura che puntuale arriverà dai grandi quotidiani schierati sempre con il governo, ho davvero paura che gli avvertimenti di Nordio finiscano per essere ignorati come fecero i troiani con quelli di Cassandra», aggiunge. «Io la penso come Nordio: siamo in guerra, il nemico è alle porte, pensando alla Libia dove l'Isis ha campo libero e da dove ogni giorno partono centinaia di immigrati che noi accogliamo senza controlli, ma il nemico è anche a casa nostra, come confermano le 75 espulsioni degli ultimi mesi, gli arresti delle ultime settimane di due sospetti jihadisti e i passaggi sul nostro territorio, nei mesi scorsi, di personaggi vicini alle cellule che hanno poi insanguinato Parigi e Bruxelles», conclude.

Ultimo aggiornamento: 23:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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