Acceso l'albero di Natale del Veneto. Il Papa: «Vaia un segnale d'allarme»

Giovedì 5 Dicembre 2019
L'incontro tra Papa Francesco e Luca Zaia. (Foto Servizio Fotografico Vaticano Copyright)
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CITTA' DEL VATICANO - Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, è inervenuto oggi 5 dicembre in Vaticano alle cerimonie di inaugurazione delle Rappresentazioni della Natività e dell'Albero di Natale per le festività. Il Veneto è quest'anno particolarmente coinvolto nelle celebrazioni: uno dei due Presepi, quello all'interno dell'Aula Paolo VI in San Pietro, è stato allestito dal Gruppo Presepio Artistico Parè di Conegliano (Treviso).

Il presepe in legno, espressione della tradizione locale, proviene da Scurelle, comune della Valsugana in provincia di Trento.

Giunge invece dall'Altopiano di Asiago l'imponente abete rosso, alto circa 26 metri, con diametro di 70 centimetri, innalzato accanto all'obelisco. È stato donato insieme con una ventina di alberi più piccoli dal Consorzio di usi civici di Rotzo-Pedescala e San Pietro in provincia di Vicenza. Albero e presepe sono legati insieme dal comune ricordo della tempesta dell'ottobre-novembre 2018 che devastò molte zone del Triveneto. Quest'anno, inoltre, il Gruppo Presepio Artistico Parè di Conegliano, in provincia di Treviso, ha curato l'allestimento del presepio all'interno dell'Aula Paolo VI.

 Il governatore ha preso parte all'udienza con Papa Francesco nell'Aula Paolo VI ed è poi intervenuto alla cerimonia ufficiale di inaugurazione del Presepe e di accensione dell'albero di Natale), per poi spostarsi nuovamente nell'Aula Paolo VI per la visita al Presepe donato da Conegliano-Parè.

LE PAROLE DEL PAPA. IL GRAZIE ALLE ZONE DEVASTATE DA VAIA
«L'incontro odierno mi offre l'opportunità per rinnovare il mio incoraggiamento alle vostre popolazioni, che l'anno scorso hanno subito una devastante calamità naturale, con l'abbattimento di intere zone boschive», ha detto il Pontefice, secondo cui «si tratta di eventi che spaventano, sono segnali d'allarme che il creato ci manda, e che ci chiedono di prendere subito decisioni efficaci per la salvaguardia della nostra casa comune». «Ho appreso con piacere - ha aggiunto Francesco - che, in sostituzione delle piante rimosse verranno ripiantati 40 abeti per reintegrare i boschi gravemente danneggiati dalla tempesta del 2018. L'abete rosso che avete voluto donare rappresenta un segno di speranza specialmente per le vostre foreste, affinché possano essere al più presto ripulite e dare così inizio all'opera di riforestazione». Il presepe, ha detto ancora, «aiuterà i visitatori ad assaporare la ricchezza spirituale del Natale del Signore. I tronchi di legno, provenienti dalle zone colpite dai nubifragi, che fanno da sfondo al paesaggio, sottolineano la precarietà nella quale si trovò la Sacra Famiglia in quella notte di Betlemme. Anche il presepe artistico di Conegliano, collocato nell'Aula Paolo VI, aiuterà a contemplare l'umile grotta dove nacque il Salvatore».

 

 

Ultimo aggiornamento: 6 Dicembre, 10:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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