VENEZIA - Quaranta milioni di euro. A tanto ammonta il patrimonio di una 92enne di Caneva (Pordenone) che ha lasciato tutto al Patriarcato di Venezia come erede universale.
L'anziana, Maria Chiap, figlia di facoltosi latifondisti, aveva preservato l'enorme patrimonio fatto di 16 fabbricati e 56 terreni tra Padova (due in via Altinate, in centro), Mantova e Pordenone, come riferisce la stampa locale.
Il Patriarcato di Venezia non ha ancora accettato il lascito e ha 10 anni di tempo per farlo. La signora però non ha destinato il patrimonio lasciando carta bianca. Tutt'altro. La donna, laureata in Scienze Agrarie, ha sempre amato profondamente l'agricoltura, così ha lasciato scritto che i terreni debbano rimanere agricoli e che siano destinati a dare da lavorare a giovani che amino la vita nei campi, e che comunque i beni siano destinati ai poveri.
Non sembra ci siano difficoltà nell'assegnazione dell'eredità: l'anziana era sposata, ma non aveva figli, aveva un fratello, morto, così come il marito, molti anni fa.
Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 11:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'anziana, Maria Chiap, figlia di facoltosi latifondisti, aveva preservato l'enorme patrimonio fatto di 16 fabbricati e 56 terreni tra Padova (due in via Altinate, in centro), Mantova e Pordenone, come riferisce la stampa locale.
Il Patriarcato di Venezia non ha ancora accettato il lascito e ha 10 anni di tempo per farlo. La signora però non ha destinato il patrimonio lasciando carta bianca. Tutt'altro. La donna, laureata in Scienze Agrarie, ha sempre amato profondamente l'agricoltura, così ha lasciato scritto che i terreni debbano rimanere agricoli e che siano destinati a dare da lavorare a giovani che amino la vita nei campi, e che comunque i beni siano destinati ai poveri.
Non sembra ci siano difficoltà nell'assegnazione dell'eredità: l'anziana era sposata, ma non aveva figli, aveva un fratello, morto, così come il marito, molti anni fa.