Il Montepaschi di Siena pensa ad una fusione con una Popolare. Ad aprire verso questo scenario è l'Ad Fabrizio Viola, ex di Bpm prima e della Bper dopo. A suo avviso, quindi, un'aggregazione con una delle banche cooperative chiamate dal governo a trasformarsi in Spa può rappresentare un'operazione «industrialmente interessante».
Il Monte potrà «partecipare in modo attivo al processo di consolidamento che, sono convinto, interesserà l'intero sistema bancario nazionale».
Ma prima di intavolare un'eventuale matrimonio, il banchiere vuole chiudere con successo l'aumento di capitale da 3 miliardi di euro che decollerà entro la fine del mese. «Successivamente - ha detto - valuteremo senza perdere di vista il nostro obiettivo di proseguire nel percorso di rilancio della banca».
Al lavoro ci sono infatti gli advisor Ubs e Citigroup chiamati a «valutare a tavolino le diverse opzioni possibili. Non c'è stata alcuna manifestazione di interesse formalmente formulata». Finora le indiscrezioni hanno sempre indicato Ubi Banca tra gli istituti che avrebbero potuto far rotta su Siena. Ma i lombardi fanno resistenza. Il Montepaschi, col ritorno all'utile e con la previsione di raggiungere un risultato netto di 880 milioni nel 2018, rafforza la propria posizione nella trattativa. E mentre il Banco Popolare fa rotta verso Milano, sponda Bpm, Bper potrebbe "sposarsi" con Veneto Banca. Più difficile un’alleanza con Popolare Vicenza, che domani vedrà l’uscita del cosnigliere delegato Samuele Sorato. In arrivo Divo Gronchi.
Ultimo aggiornamento: 10:07
Il Monte potrà «partecipare in modo attivo al processo di consolidamento che, sono convinto, interesserà l'intero sistema bancario nazionale».
Ma prima di intavolare un'eventuale matrimonio, il banchiere vuole chiudere con successo l'aumento di capitale da 3 miliardi di euro che decollerà entro la fine del mese. «Successivamente - ha detto - valuteremo senza perdere di vista il nostro obiettivo di proseguire nel percorso di rilancio della banca».
Al lavoro ci sono infatti gli advisor Ubs e Citigroup chiamati a «valutare a tavolino le diverse opzioni possibili. Non c'è stata alcuna manifestazione di interesse formalmente formulata». Finora le indiscrezioni hanno sempre indicato Ubi Banca tra gli istituti che avrebbero potuto far rotta su Siena. Ma i lombardi fanno resistenza. Il Montepaschi, col ritorno all'utile e con la previsione di raggiungere un risultato netto di 880 milioni nel 2018, rafforza la propria posizione nella trattativa. E mentre il Banco Popolare fa rotta verso Milano, sponda Bpm, Bper potrebbe "sposarsi" con Veneto Banca. Più difficile un’alleanza con Popolare Vicenza, che domani vedrà l’uscita del cosnigliere delegato Samuele Sorato. In arrivo Divo Gronchi.