Migranti. "Rotta balcanica": Fedriga pronto a chiedere la sospensione di Schengen. Scontro con Serracchiani

Sabato 22 Giugno 2019
Il confine di Fernetti
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TRIESTE - Se le criticità lungo la "rotta balcanica" non dovessero essere superate in breve tempo, queste porteranno il Friuli Venezia Giulia a «valutare di richiedere al Governo la sospensione di Schengen». Lo afferma, in una nota, il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga. Fedriga rivolge un appello ai Paesi attraversati dalla "rotta balcanica" e chiede una «piena collaborazione, a iniziare dalla Croazia», nel contrasto all'immigrazione irregolare. Perché, conclude, «Italia e Slovenia non possono essere le uniche due realtà a combattere l'immigrazione clandestina: ognuno deve fare la sua parte e presidiare i confini del proprio territorio».

IL PUNTO Rotta balcanica: nel 2019 raddoppiati gli arrivi di migranti via terra

SERRACCHIANI:
«IDEE FOLLI»​
«L'incapacità totale di Fedriga e del suo Governo di gestire situazioni difficili si rivela da idee folli come questa. Senza considerare che non ricorrono assolutamente le condizioni, rialzare il confine tra Italia e Slovenia significa creare problemi alla popolazione, al commercio, ai traffici transfrontalieri e ai flussi turistici, senza fermare i migranti. Sarebbe un balzo nel passato: al passaporto al valico di Fernetti». Così Debora Serracchiani, deputata Pd, commenta l'ipotesi del Governatore Fedriga di chiedere eventualmente al Governo la sospensione di Schengen. «La realtà - spiega Serracchiani - è che il Governo non ha potenziato proprio niente, come confermano gli stessi sindacati di Polizia, che il Governo non ha voluto vedere il problema che stava arrivando e non ha provveduto in anticipo. E le condizioni per la sospensione di Schengen non ci sono affatto, perché la sicurezza del Paese non è certo minacciata da queste persone indebolite dopo mesi di viaggio». Per la parlamentare dem «invece di chiedere la Cortina di ferro, Fedriga chieda al Governo notizie dei famosi Cpr che deve fare in Fvg dopo aver smantellato l'accoglienza, chieda dove sono i rimpatri per cui spende i soldi della Regione, chieda un rapido e continuo deflusso verso altre Regioni, chieda che la diplomazia italiana si rimetta in moto sui Balcani, ormai dimenticati da Roma con le conseguenze che vediamo».

LA REPLICA DI FEDRIGA:
«SERRACCHIANI COME JACK LO SQUARTATORE...»
«Serracchiani che ci racconta come affrontare l'immigrazione clandestina è come Jack lo Squartatore che impartisce lezioni su come salvare vite umane».

Lo scrive in una nota il Governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, replicando alle critiche della deputata dem in materia di immigrazione. Fedriga ricorda alla dem che, «dopo i suoi fallimenti e l'invasione prodotta anche dal lassismo delle sue scelte politiche, noi, in meno di un anno, abbiamo diminuito le presenze degli irregolari in Fvg del 20 per cento. Di più. Incuranti della sua continua ricerca di pretestuose polemiche, abbiamo lavorato a testa bassa per aumentare il personale delle Forze dell'Ordine e, come testimoniato dall'accordo che diverrà esecutivo il 1 luglio prossimo, avviare pattugliamenti congiunti sui confini. Prima di diramare comunicati che scadono nel grottesco, invito pertanto l'on. Serracchiani a scendere a più miti consigli e riconsiderare la sua bulimia comunicativa alla luce dei risultati conseguiti in questi primi mesi di governo regionale e nazionale».

DA LUGLIO CONTROLLI CONGIUNTI AL CONFINE CON LA SLOVENIA
Dal 1 luglio intanto prenderanno il via i controlli congiunti ai confini con la Slovenia. Lo ha annunciato il governatore del Friuli, Massimiliano Fedriga dopo un confronto con il Consolato generale di Slovenia. «Sono estremamente preoccupato per quanto sta accadendo al confine italo-sloveno - commenta Fedriga - Malgrado l'enorme sforzo del Governo la situazione non può risolversi se tutti i Paesi coinvolti non offrono il loro contributo».

GLI ULTIMI MIGRANTI INTERCETTATI
Un gruppo di 18 migranti è stato rintracciato questa mattina, sabato 22, dagli agenti della polizia di frontiera a San Dorligo della Valle, vicino al confine con la Slovenia. I migranti sono stati accompagnati al centro di fotosegnalamento della Caserma di Fernetti. Venerdì mattina polizia e carabinieri avevano individuato a Trieste e nel comune di San Dorligo della Valle oltre 100 migranti, provenienti per lo più dal Pakistan, mentre camminavano in piccoli gruppetti vicino a zone boschive. Quasi tutti hanno richiesto la protezione internazionale.

Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 12:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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