Il maltempo spazza il Nordest, Coldiretti: «Pazzo giugno, 5 grandinate al giorno»

Giovedì 11 Giugno 2020
Una delle forti grandinate avvenute nel Trevigiano
Con l'ultima ondata di maltempo cresce il conto dei danni provocati all'agricoltura da un pazzo giugno durante la quale si contano quasi cinque violente grandinate al giorno che hanno colpito a macchia di leopardo il territorio nazionale e soprattutto il Nordest. È quanto emerge da un'analisi della Coldiretti che ha rilevato in Italia 46 violente tempeste di ghiaccio nella prima decade di giugno, in aumento del 15% delle rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sulla base della banca dati europea sugli eventi estremi (Eswd). Si contano soprattutto pesanti danni nelle campagne dal Venero a Piemonte, dalla Lombardia al Friuli, dall'Emilia Romagna alle Marche, dall'Umbria alla Toscana fino alla Puglia.

Ad essere colpiti, segnala la Coldiretti, sono principalmente frutteti, vigneti, ortaggi, mais, pomodoro, tabacco ma sono segnalate anche serre sventrate, campi allagati e frane e smottamenti. Le precipitazioni sempre più intense e frequenti, con vere e proprie bombe d'acqua e ghiaccio, si abbattono su un territorio reso fragile dal dissesto idrogeologico dove 7.275 comuni sono a rischio per frane o alluvioni (il 91,3% del totale).

IL METEO
In Veneto permane ancora residua fase di instabilità, con qualche rovescio e temporale. Sono possibili nel pomeriggio di oggi, giovedì 11 giugno, fenomeni localmente intensi, con forti rovesci e grandinate, sulla pianura e sulle zone pedemontane: tuttavia la diffusione dei fenomeni e il rischio di temporali intensi risulta minore rispetto ai giorni precedenti. Dal tardo pomeriggio e in serata tendenza ad attenuazione e cessazione dei fenomeni. In considerazione dell'evolversi della situazione meteorologica il Centro funzionale decentrato della Protezione Civile del Veneto ha diramato un avviso di criticità per la rete idraulica secondaria (fognature e corsi d'acqua minori) per tutti i bacini idrografici del Veneto, ad eccezione di quello dell'Alto Piave (Belluno). Nei bacini del Piave Pedemontano, dell'Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, dell'Adige-Garda e Monti Les
sini e del Basso Brenta e Bacchiglione, in caso di temporali, sono possibili anche fenomeni franosi e di dissesto idrogeologico.
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