Veneto regione covid free. Il progetto di Zaia: «Così faremo tornare i turisti da noi»

Giovedì 28 Maggio 2020 di Angela Pederiva
Veneto regione covid free. Il progetto di Zaia: «Così faremo tornare i turisti da noi»

Il piano per attrarre turisti in Veneto? Più comunicazione che microbiologia: ne è convinto Luca Zaia, tratteggiando il profilo del progetto a cui sta lavorando Palazzo Balbi, anche in vista della riapertura della mobilità interregionale e transfrontaliera. «Puntiamo a essere una regione Covid free, il che significa andare oltre i test e promuovere un'organizzazione, capace di rassicurare gli ospiti sul fatto che abbiamo in mano la situazione», dice il governatore. 

UN'ISTANTANEA
Mentre l'Alto Adige ha annunciato la sierologia e i tamponi per i visitatori («Ma da noi sarebbe impensabile testare 70 milioni di presenze turistiche», osserva Zaia), in Veneto associazioni di categoria come Federalberghi e Confcommercio promuoveranno i test rapidi per gli addetti di hotel, ristoranti e negozi, un' idea però scartata dalla Giunta regionale. «Diamo merito agli albergatori di preoccuparsi di questo puntualizza il presidente della Regione e di averci illustrato la loro proposta. Però abbiamo delle perplessità: a cosa serve la foto di un mese fa? L'analisi della goccia di sangue, con eventuale tampone in caso di positività, è un buon deterrente dal punto di vista psicologico, ma sul piano epidemiologico è solo l'istantanea di un momento. Invece la stagione turistica dura dei mesi. Quindi non ce l'abbiamo con chi fa i test, ma non possiamo nasconderci dietro a un dito. Piuttosto ragioniamo sul progetto di una regione Covid free, per turisti che possono arrivare anche da aree molto più colpite della nostra».

I TASSELLI
In vista c'è dunque un piano di marketing turistico-sanitario, per far passare il messaggio che il Veneto è un'area che convive con il virus ma sa essere libera dalla malattia, incastrando tutte le tessere del mosaico. «Ci può stare anche il test istantaneo a disposizione degli operatori concede Zaia soprattutto adesso che sul mercato ne arriveranno di più performanti. Ma quello non può essere l'unico elemento. Per questo il nostro progetto includerà anche la tracciatura dei contatti, l'aumento delle potenzialità del nostro cruscotto di biosorveglianza, la geolocalizzazione in tempo reale dei casi positivi e delle persone in isolamento, la disponibilità dei servizi sanitari sia clinici che di laboratorio, la comunicazione delle linee-guida ai turisti. Per noi Veneto Covid free significherà dimostrare agli ospiti che qui c'è una gestione efficiente del territorio, per cui non troveranno un carnaio in spiaggia, ma regole, distanze, sanificazione».

L'ORDINANZA
Sempre in campo turistico, è in arrivo il via libera per la ripartenza del settore termale. «Abbiamo pronte le linee-guida per le terme anticipa Zaia e faremo un'ordinanza per sistemare questo circuito, un comparto che arricchisce il fatturato del turismo veneto». Confermato pure l'avvio dei centri estivi dal 1° giugno, intanto per la fascia 3-17 anni. «Se il Governo adottasse le nostre linee-guida anche per gli 0-3 sottolinea il leghista avremmo la possibilità di aprire subito da lunedì anche per quelli: basta che ce le validino. Non vogliamo legare la riapertura ad aspetti burocratici, saranno linee-guida e basta. Vogliamo solo dare una mano alle famiglie, messe ingiustamente in grossa difficoltà». Al riguardo la Regione ha dettagliato il contributo straordinario, pari a quasi 3 milioni di euro, in arrivo per i nidi, i micronidi, i nidi aziendali, i nidi famiglia e i servizi innovativi per l'infanzia del Veneto. Si tratta di un corrispettivo di 740 euro per ognuno dei 3.856 bimbi iscritti a 340 servizi di questo tipo, rimasti chiusi a causa dell'emergenza Coronavirus. «Dopo aver accelerato l'erogazione dei contributi annuali per 4,5 milioni di euro a nidi e scuole dell'infanzia evidenzia Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità e al Sociale la Giunta regionale ha deliberato anche un contributo straordinario di 2.853.440 euro. I soldi andranno a tutte quelle strutture che offrono servizi innovativi per la fascia di età 0-3 anni, severamente colpiti dalla riduzione di entrate che si è verificata da fine febbraio in poi e che, come nel caso dei nidi in famiglia, non beneficiano nemmeno del Fondo nazionale per i servizi per la prima infanzia».

MARITTIMI E MEDICI
A proposito di crisi economica, ieri una delegazione dei lavoratori marittimi è stata ricevuta dall'assessore Gianpaolo Bottacin e ha ottenuto l'impegno a una sensibilizzazione dell'Inps.

Confermato, infine, l'accordo con i camici bianchi sul premio Covid. Anaao, Cimo e le altre sigle «apprezzano lo sforzo della Regione Veneto per il riconoscimento del ruolo professionale e dei diversi livelli di responsabilità di tutti i dirigenti medici e sanitari del Veneto coinvolti in questo periodo di emergenza».

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