Zaia: visite in ospedale, nuove regole. Terza dose in autunno, Veneto pronto. Piano di sanità pubblica, tante le novità

Giovedì 10 Giugno 2021 di Redazione online
Il punto stampa del governatore Luca Zaia di oggi
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VENEZIA  - Il governatore Luca Zaia fa il punto sulla situazione del Covid-19 in Veneto dalla sede della Protezione Civile di Marghera: Zaia ha presentato il nuovo piano di salute pubblica, approvato mercoledì 9 giugno dalla Giunta regionalecon l'assessore alla Salute, Manuela Lanzarin e la dottoressa Francesca Russo, responsabile della Direzione Prevenzione della Regione. Tra gli altri temi della giornata, la somministrazione del vaccino Astrazeneca per i giovani dai 18 anni in su: al riguardo è atteso per oggi il parere del Comitato tecnico-scientifico (Cts).

Il bollettino di oggi

Sono 88 i nuovi positivi nelle ultime 24 ore in Veneto, che portano il totale a 424.384: lo registra il bollettino regionale. I nuovi decessi sono 8, per un totale di 11.596 vittime da inizio pandemia.

L'incidenza sui tamponi effettuati è dello 0,26%, la più bassa mai registrata nel corso dell'epidemia. Prosegue la discesa dei dati clinici, con 6.185 attuali positivi (-142); negli ospedali vi sono 452 ricoverati in area non critica (-26) e 58 (-4) nelle terapie intensive.

Vaccini: metà dosi su un binario morto

«Metà delle dosi che ci sono arrivate sono su un binario morto»: lo ha detto Zaia, alludendo al fatto che circa metà dei vaccini arrivati sono Astrazeneca e J&J, inoculazioni che il Veneto non intende fare sotto i 60 anni. Il Veneto ha effettuato oltre 41mila vaccinazioni nelle ultime 24 ore e ha 444mila dosi di vaccino Astrazeneca in magazzino. «Pfizer è arrivato ieri - spiega Zaia - con 200mila dosi». 

Il piano di sanità pubblica

Il presidente Zaia: «Non abbassiamo la guardia, anche se i dati sono in costante miglioramento e non l'abbasseremo neanche d'estate. La fase di testing la portiamo avanti. Resteranno aperti i Covid-point. Faremo i tamponi a chi si reca a far visita ai pazienti in ospedale per porterli riaprire».

L'assessore Lanzarin: «E' il quarto aggiornamento del piano. Adeguiamo la diagnostica, recuperiamo anche tutte le altre tipologie di vaccinazione che hanno avuto un rallentamento o sono state abbandonate (per quanto riguarda le vaccinazioni obbligatorie dei bambini siamo comunque ad una copertura del 95%). Nel piano vengono inserite le modalità per la riapertura in sicurezza sia dei Centri diurni anziani per non autosufficienti (che riapriranno tutti) sia dei Ceod-disabili»

La dottoressa Russo: «Contact tracing, l'indagine epidemiologica che scatta se c'è un caso di positività, deve aumentare e non diminuire in una situazione come l'attuale di bassa circolazione del virus. Vanno sorvegliati anche i contatti a basso rischio, soprattutto per quanto riguarda le sospette varianti. Numero di tamponi: in condizioni di bassa incidenza il minimo stabilito tra Regioni è di 150 tamponi su 100.000». 

Durata della quarantena: 10 giorni, come da indicazioni nazionali, anche nei casi di varianti: la differenza è che in caso di variante la chiusura della quarantena potrà avvenire solo con tampone molecolare e non con i test antigenici come nelle altre situazioni di positività non da variante.

Tamponi agli operatori sanitari

Operatori sanitari non vaccinati: tamponi ogni 7 giorni.

Operatori sanitari vaccinati: tamponi ogni 30 giorni.

Test: sono stati introdotti il test salivare e un quarto tipo di test a metà strada tra il molecolare e l'antigenico. E' previsto un progetto pilota per l'autocontrollo (test in auto-somministrazione) in determinati contesti lavorativi o sociali. 

Sanitari non vaccinati: «Sta continuando il lavoro di accompagnamento - ha detto la dottoressa Russo rispondendo ad una domanda - Stiamo notando un certo recupero. I medici in Veneto sono vaccinati oltre la soglia del 90%. 

Visite in ospedale, nuove linee guida Uls

«A giorni, anche per le visite in ospedale, verranno emanate linee guida comuni a tutte le Uls: ricalcheranno le linee guida in uso nelle Rsa. Ci sta lavorando l'assessore Lanzarin». Da definire quale sarà la durata della visita, oggi limitata al massimo a 15 minuti. «Quindici minuti - ha commentato Zaia - non sono una visita, sono una telefonata».

Visite nelle Rsa: l'indagine della Regione

«Abbiamo applicato l'ordinanza del ministro Speranza dell'8 maggio con le linee guida generali - ha spiegato l'assessore alla Salute Manuela Lanzarin - Lunedì scorso, 7 giugno, ho incontrato i sindacati regionali, compresi quelli dei pensionati, in cui ho presentato i risultati provvisori di un'indagine in corso struttura per struttura attraverso un questionario (hanno risposto 270 strutture su un totale di 330). Proprio oggi abbiamo chiuso l'indagine. Le Rsa che non applicano le linee guida verranno richiamate da noi. E' chiaro che esiste l'autonomia decisionale delle Rsa, ma noi intendiamo monitorare i comportamenti. Ce ne sono alcune che effettivamente hanno un atteggiamento di chiusura. Per altro verso, non possiamo pensare di tornare come prima, cioè non si entrerà più in casa di riposo a qualunque ora del giorno, magari in tanti, senza prima avvisare».

Astrazeneca in Veneto: solo agli over 60

Il governatore Zaia ha rivendicato la scelta di non somministrare più in Veneto i vaccini a vettore virale (Astrazeneca e J&J) sotto i 60 anni (dalla data di uscita delle nuove indicazioni dell'Aifa) e di non aver mai organizzato o allestito in Veneto "open days" ad accesso diretto.

J&J agli over 60

Si può andare senza appuntamento in un centro vaccinale se si ha più di 60 anni: verrà somministrato il siero Johnson & Johnson (una dose sola).

Terza dose in autunno: Veneto pronto

«Ad oggi non c'è alcuna decisione a livello nazionale - ha detto Zaia - C'è il green pass che prevede una scadenza dopo 9 mesi: non so se è un preludio alla terza dose. L'importante è che se decidono di farla, coinvolgendo anche con i medici di base, partano con un'organizzazione solida. In ogni caso, noi in Veneto siamo pronti per la terza dose in autunno».

Ha aggiunto la dottoressa Russo: la scheda tecnica dei vaccini attualmente autorizzati prevede due dosi. Se si vuole aggiungere una terza dose, va cambiata la scheda tecnica da parte delle aziende produttrici e va cambiato il calendario vaccinale. Presumiamo che anche per questo vaccino anti Covid ci possa essere un richiamo a 12 mesi. Ma è solo un'ipotesi. Diciamo che la terza dose è probabile ma non è certa. Al momento sappiamo che l'immunità dura 9 mesi. Per questa eventualità non smobilitiamo l'organizzazione che abbiamo allestito. Potrebbe essere necessario anche un ulteriore quarto richiamo, ma non abbiamo ancora dati sufficienti sulla durata della protezione». 

Vaccini ai turisti

«Li faremo. E' un atto di raffinatezza, di attenzione nei confronti dell'ospite che per noi è sacro - ha ribadito Luca Zaia - Garantiamo ai turisti che vogliono vaccinarsi la forzatura del sistema informatico, con l'accesso diretto e immediato dal portale internet». 

Vaccini ai giovanissimi (12-15 anni)

In Veneto, le prime finestre di prenotazione per la fascia di età 12-15 anni sono state aperte per il 17 giugno fino a luglio inoltrato, (insieme ai giovani dai 16 anni in su): ai giovanissimi saranno somministrati i vaccini Pfizer e Moderna.

Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 10:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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