VENEZIA - «Lo scenario della selezione naturale: cosa sarebbe successo se non fossimo intervenuti e avessimo atteso gli ammalati all'ospedale. Stiamo lavorando a uno studio che elabora uno scenario di selezione naturale, definizione forse impropria, che sarà pronto la prossima settimana. In un contesto in cui, non dobbiamo scordarlo, ci sono stati giorni in cui abbiamo avuto 190 morti al giorno» l'annuncio è del presidente del Veneto Luca Zaia questa mattina a Venezia alla presentazione della mostra "Andrà tutto bene", un'esposizone itinerante rivolta in particolare agli studenti, per capire quale percezione hanno i più piccoli della pandemia.
L'informazione
«I giovani dai 18 ai 29 anni hanno risposto bene alla vaccinazione - continua Zaia - ad alcuni di coloro che non si sono vaccinati ho chiesto il perché.
«Oggi ci sono 34 persone in terapia intensiva e l'80% non è vaccinato - spiega Zaia - se ora siano ad una fase nuova della pandemia lo dobbiamo anche alle vaccinazioni. Ad oggi l'84,3% dei veneti ha iniziato un percorso vaccinale. La vaccinazione è volontaria, ma noi dobbiamo garantirla. Ora sono un po' preoccupato per le terze dosi, aspettiamo il pronunciamento su cosa fare con gli under 60».
Assistenza domiciliare
«Il 95 per cento dei malati di Covid si può curare a domicilio - conclude Zaia - noi lo abbiamo fatto. Dei 470mila contagiati ufficiali, 25mila sono giunti in ospedale e tutti gli altri sono stati curati a casa, ma a domicilio sono stati curati e che non si dica il contrario, facevamo anche l'ossigenoterapia».
La mostra
La mostra "Tutto andrà bene" servirà per capire che percezione hanno i più piccoli della mostra. Ci sono disegni, ne sono giunti 1300, ma ci sono anche lavoretti come una mucca in cartapesta a grandezza naturale. «Mi sono arrivate per posta anche nove uova - spiega Zaia - con una lettera che mi spiegava che erano feconde e con l'incubatrice sono nati i pulcini. Ragazzi così sono per noi una risorsa».