Si annuncia un Ferragosto da record in Italia e nel Nordest con 10 milioni di persone in vacanza col grande ritorno degli stranieri e l'ormai cronica carenza di personale: manca il 46% dei lavoratori stagionali che servono per far funzionare la macchina del turismo, dai cuochi ai camerieri fino agli addetti agli stabilimenti balneari.
L'estate 2022 riporta finalmente l'Italia ai record di vacanzieri prima della pandemia, anzi forse anche migliori con il possibile tutto esaurito per esempio nei campeggi del litorale veneto e friulano.
FIDUCIOSI
Dall'estero arrivano soprattutto da Germania, Francia e Regno Unito. Leuro debole sta calamitando verso lItalia anche molti turisti extra-europei con gli statunitensi che sembrano avviati a superare ogni risultato precedente, con valori che a giugno hanno già raggiunto i livelli del 2019 (dati Confcommercio). Sono 2,2 milioni i nordamericani previsti in arrivo tra luglio e settembre (pari a 4,4 milioni di presenze) con una spesa complessiva prevista di oltre 2,1 miliardi, superiore del 20% rispetto al 2019. «Ferragosto è una stagione positiva dopo due anni molto complicati, trascinata soprattutto dal turismo internazionale, in particolare nordamericano che quest'anno ha scelto l'Italia grazie al dollaro molto forte», afferma il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, «si registra un buon afflusso di italiani, anche se rispetto all'anno scorso di meno perché si è tornati in Grecia e Spagna. Abbiamo avuto un ottimo giugno e luglio negli alberghi, non so se ad agosto raggiungeremo i dati del 2019, a parte le destinazioni internazionali come Capri. Nel resto dell'Italia siamo qualcosa sotto rispetto al 2019. A settembre vediamo cosa succederà, la situazione è in continua evoluzione, siamo fiduciosi».
«La stagione turistica si annuncia positiva ma il nuovo Governo deve confermare il dicastero con portafoglio dedicato anche all'artigianato, che solo nel Veneto vede coinvolte oltre 17mila imprese, quasi il 14% del totale - chiede Roberto Boschetto, presidente della Confartigianato regionale - c'è l'occasione di far nascere tante nuove imprese». Dati confortanti arrivano dai primi 4 mesi del 2022: i quasi 3 arrivi in Veneto sono il 78,3% in più rispetto al 2020, ma sul 2019 è - 31,8%. «È noto che agosto è il mese con il maggiore numero di presenze turistiche, lo scorso anno nella nostra regione sono state il 22,5% del totale - ricorda Boschetto -. Sono 17mila le imprese artigiane regionali al servizio dei turisti, fondamentali per rendere accogliente il nostro territorio. Non a caso il 59% della spesa dei viaggiatori stranieri, pari a 1,9 miliardi in Veneto, è dedicata a trasporti, ristorazione e acquisti di prodotti artigianali e del made in Italy. Nel complesso si tratta di un paniere di beni e servizi per i quali la qualità fa la differenza, e questo consolida l'elevata reputazione dell'offerta turistica veneta ed italiana».