Pronto il canale artificiale per non perdere acqua: serve 82mila ettari di campagna veneta

Martedì 7 Marzo 2023 di Alda Vanzan
Pronto il canale artificiale per non perdere acqua: serve 82mila ettari di campagna veneta

VENEZIA - Lo costruirono negli anni Settanta, tutto in calcestruzzo, in parte a cielo aperto e in parte sotterraneo. Un canale artificiale da cui attingere acqua per irrigare i campi. Lo chiamarono Leb, acronimo di Lessinio Euganeo Berico, cioè i territori lambiti dall'opera. È tuttora il principale canale irriguo del Veneto. Solo che in mezzo secolo il cemento si è usurato, a tratti sgretolato. Non che l'acqua venisse sprecata, visto che finiva comunque sotto terra, nelle falde, ma ce n'era sempre meno da destinare alle colture agricole. È così che si è deciso di avviare una profonda manutenzione. E siccome questa è la prima opera irrigua in tutta Italia finanziata con il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, l'inaugurazione sarà in pompa magna.
L'appuntamento è per domani mattina a Belfiore (Verona), dove sono attesi il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini e il governatore del Veneto Luca Zaia con i vertici di Anbi, l'Associazione che coordina i Consorzi di bonifica.

Dopo il taglio del nastro, è previsto un confronto sul tema degli investimenti irrigui per fronteggiare i mutamenti climatici. «Si tratta di un segnale importante, soprattutto nei giorni in cui il Governo sta decidendo le misure per fronteggiare la crisi idrica - ha detto Salvini -. Il Mit ha già sottolineato di avere le professionalità per coordinare i lavori ed assumersi tutte le responsabilità del caso, in piena sintonia col resto dell'esecutivo».


I NUMERI
Lungo 44 chilometri, il Leb deriva acqua dell'Adige a Belfiore (Verona) e conclude il suo tragitto a Cervarese Santa Croce (Padova) sul fiume Bacchiglione. Nel suo percorso, in parte a cielo aperto (16 km), in parte sotterraneo (28 km), distribuisce risorsa attraverso 43 opere di rilascio su 82mila ettari di campagne tra le province di Verona, Vicenza, Padova. Immettendosi nel Bacchiglione, e contribuendo pertanto alla sua portata, porta benefici anche a 20mila ettari di campagne della provincia di Venezia, fino a Chioggia. Nel corso dell'anno, la portata media derivata dall'Adige è di 26,5 metri cubi al secondo. I picchi: 34 metri cubi al secondo in estate, 10 in inverno.


A COSA SERVE
La funzione principale del Leb - spiega Andrea Crestani, direttore di Anbi Veneto - è quella irrigua visto che il canale soddisfa l'esigenza delle campagne di un vasto territorio centrale del Veneto solcato da fiumi a carattere torrentizio che soprattutto d'estate non sono in grado di garantire risorsa alle produzioni agricole. Oltre a mais e cereali minori l'area vede produzioni di alto pregio come la mela dell'Adige, vigneti (7 Doc e 3 Docg) e un comparto articolo importante di colture di asparago, radicchio, patate. Complessivamente, il valore della produzione vendibile lorda nelle campagne irrigate dal Leb supera i 600 milioni di euro l'anno, gli addetti del comparto agricolo sono tra i 15mila e i 18mila per 500mila giornate lavorative.


I LAVORI
L'intervento consiste nel rifacimento totale di sponde e fondali ed è stato suddiviso in due stralci per un valore complessivo di 53 milioni di euro. Il primo stralcio, del valore di 20 milioni di euro e che riguarda il tratto iniziale di circa 4,5 chilometri, è già terminato ed è quello che sarà inaugurato domani. Il secondo stralcio, per buona parte interrato, del valore di 33 milioni di euro, è in fase di realizzazione e sarà pronto nel 2025. A lavori ultimati, il Leb sarà in grado di "recuperare" 150 milioni di metri cubi all'anno di risorsa. Sarà come avere un bacino di accumulo, senza disperdere una goccia d'acqua. «Ma oltre a quella irrigua - sottolinea il direttore dell'Anbi, Andrea Crestani - il Leb ha anche un'altra funzione: distribuire acqua superficiale di qualità dell'Adige in aree oggetto, in passato, di contaminazione sotterranea da Pfas». Significa che le colture agricole non saranno irrigate con acqua di falda, potenzialmente inquinata, ma con acqua "pulita".

Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 12:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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