Settore moda poco green, scende in campo lo Iusve con l'armadio etico

Mercoledì 7 Ottobre 2020 di Redazione online
Settore moda poco green, scende in campo lo Iusve con l'armadio etico
VENEZIA - I​l settore moda impone tempi modi di vivere il "fashion" pericolosi per  il Pianeta: quello della moda risulta infatti il secondo settore al mondo per inquinamento ambientale, in termini di sostenibilità, qualità di materiali ed etica del lavoro.
Sempre più associazioni lottano contro la manodopera a basso costo imposta da questo sistema. Per  l’avvio del nuovo anno accademico - animato da spirito «Green» -  lo Iusve (Istituto universitario salesiano Venezia)  ha inaugurato un progetto speciale: l’Armadio etico. Il progetto prevede la realizzazione di uno spazio dedicato all’interno di Iusve con un percorso strutturato a pannelli espositivi nei quali verrà raccontata la storia del capo presentato, la provenienza della stoffa, gli approcci sostenibili il tutto affiancato alla presenza di un armadio vero e proprio, nel quale verranno esposti abiti e stoffe provenienti da alcuni brand del territorio impegnati in questa direzione per far conoscere e toccare con mano agli studenti e al personale, la qualità dei materiali.

L’idea di allestire un armadio Etico nasce dai docenti Francesca Bonotto, curatrice e grafico della mostra e Marco Sanavio, in relazione ai brand e alle persone conosciute durante l’esperienza della rubrica “ModaPuntoCom”, che parla di moda e comunicazione di moda etica e sostenibile. Già da qualche anno, infatti, grazie allo spazio messo a disposizione da Cube Radio attraverso la rubrica e i corsi, i due docenti stanno affrontando queste tematiche. L’inaugurazione del progetto, lunedì 21 alle 10.30 ha visto l’apertura della mostra che rimarrà in atrio allo Iusve fino al 10 ottobre (dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 16.30),.

«Si tratta - spiega Marco Sanavio, Direttore Cube Radio - di un'attività molto concreta e tattile, interessante anche per i risvolti psicologici e pedagogici che può stimolare, veicolata nel digitale da una vasta gamma di interazioni digitali curate dalla nostra responsabile di palinsesto, Jasmine Pagliarusco». «Questo è il primo di una serie di eventi, seminari e iniziative di sensibilizzazione che accompagneranno il prossimo triennio, dedicato al Progetto Ecologia integrale e nuovi stili di vita - spiega don Nicola Giacopini, direttore IUSVE - come Università abbiamo infatti accolto e fatto nostro l’accorato appello di Papa Francesco rivolto al mondo intero nella "Laudato Sì”. Una visione integrale non solo della natura ma del mondo, inteso come “casa comune” da custodire e rendere sempre più ospitale per tutti, in particolare i giovani e chi è ai margini. Un’enciclica, la “Laudato Sì” che definire ambientale è molto riduttivo: è eminentemente sociale. E l’Armadio etico ne è prova ed esempio».

COLLABORAZIONI
Tutti i materiali presenti all’esposizione/mostra sono stati recuperati e/o acquistati secondo una logica di consumo critico e consapevole. Le stoffe per l’allestimento dell’armadio sono state donate da Dietro Le Quinte una scuola di cucito per adulti e bambini. Il concept grafico e l’allestimento saranno curati dalla docente Francesca Bonotto il coordinamento generale verrà gestito dal professor Federico Gottardo. Cube Radio ha fatto la scelta della mobilità sostenibile per i suoi spostamenti durante tutta la durata della manifestazione e grazie alla collaborazione con l’azienda Estrima di Pordenone è riuscita ad allestire nel bagagliaio della piccola biposto «Birò» un vero e proprio studio mobile per le dirette quotidiane trasmesse dal giardino antistante lo IUSVE.

Un gruppo di performers legato alla scuola padovana «Dance4Fun Academy» guidato da Augusta Basile e Genny Giambrone ha preparato un flashmob legato alla sostenibilità ambientale che si propone di interrompere la routine accademica per lanciare un messaggio volto alla sensibilizzazione e alla cura della casa comune. Durante tutta la durata della mostra Jasmine Pagliarusco, responsabile di palinsesto di Cube Radio, proporrà quiz sulla moda sostenibile mettendo in palio capi di abbigliamento che rispettano le indicazioni etiche dell’iniziativa. Anche il buffet dell’inaugurazione sarà attento a qualità e quantità di cibo e bevande, grazie alla collaborazione con «Osteria di fuori porta» e «Cooperativa agricola El Tamiso». A conclusione del progetto sarà programmata una mattinata dedicata al vivere lento, grazie al contributo di ex studenti impiegati in discipline olistiche tra questi Beatrice Scarpa e Tai Chi

REALTA’ ESPOSTE
Le realtà presenti saranno le seguenti: Solidalia, una cooperativa che si occupa dell’inserimento di persone deboli e svantaggiate in ambienti protetti e dello sviluppo di nuove attività imprenditoriali che possano garantire nuove opportunità lavorative.
Oltre ad essere una dei protagonisti della mostra parteciperà all’inaugurazione donando dolcetti vegani realizzati in modo etico. Touchè, un brand di moda rivolto ai vedenti e non vedenti. Traduce il colore in elementi sensoriali tramite l’unione di materiali naturali di alta qualità a impatto zero con la tecnologia di stampa 3D, come esempio di fashion inclusivo e sostenibile. Maeko Tessuti azienda che realizza tessuti naturali di alta qualità a filiera controllata e partecipa allo sviluppo di un’economia sostenibile amica della natura e nel rispetto dell’ambiente e dell’individuo. Eticlò brand italiano che lavora con tessuti naturali e di origine biologica, tinture ecologiche e una filiera responsabile made in Italy. Wrad brand con l’obiettivo di influenzare il cambiamento sociale e ambientale attraverso prodotti innovativi in sintonia con le esigenze del nostro pianeta e delle persone. 
Ultimo aggiornamento: 10:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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