Turisti, il 2015 è stato
anno di boom per il Veneto

Giovedì 18 Febbraio 2016 di Tomaso Borzomi
Il bus per il sightseeing turistico di Padova
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Nel 2015, gli arrivi di turisti in Veneto hanno fatto segnare il record a quota 17.250.925 (+6,1% rispetto al 2014), per un totale di 63.232.098 presenze (+2,2% rispetto al 2014 e vicinissime al record assoluto di 63.400.993 registrato nel 2011). Quanto a presenze, cioè il numero dei pernottamenti, poco più di 21 milioni sono di italiani (+2,4%), il doppio, 42 milioni, straniere (+ 2,2%).

Il Veneto a livello europeo si attesta, per presenze, al sesto posto (preceduto da Canarie, le de France, Catalogna, Croazia e Baleari). In tutte i segnali sono positivi: si distinguono Belluno (+9,6 di arrivi, +4% di presenze) e Padova (+8,8% e +5,6). I comprensori turistici hanno superato il proprio record storico di arrivi; le presenze, invece, sono aumentate nelle città d'arte (+4,4% - record con 19,7 milioni), al lago (+4,1% - record con 11,6 milioni), in montagna (+2,3%) e alle terme (+1,2%), mentre nelle località balneari appaiono leggermente ridotte (-0,2%); gran parte dei turisti sceglie la struttura alberghiera (69,2% degli arrivi) e in particolare gli alberghi a 4 e 5 stelle, campeggi e villaggi turistici registrano un +14,7%; agriturismi e B&B accolgono circa l'1,5% dei turisti.

L’ospite è prevalentemente  tedesco, 14,6%, e austriaco, 3,5%, seguono gli olandesi con il 2,5%, che sorpassano di poco i britannici, 2,3%, e gli abitanti di Svizzera-Liechtenstein, 1,8%. Po Francia, Usa, Danimarca, Cina e Repubblica Ceca. Un buon auspicio è dato dalla crescita di Usa e Cina: «Complice la crescita del dollaro gli americani sono aumentati - spiegava ieri a Palazzo Balbi l'assessore al turismo Federico Caner, nel presentare il bilancio - mentre se i cinesi dovessero crescere ai ritmi registrati nel 2015, sarebbero un ottimo bacino per valorizzare il nostro territorio, dato che sono cresciuti del 28,8%».

Vero boom invece per gli arrivi dalla la Corea del Sud: +32,2% sul 2014: «Save ha deciso di mettere a punto anche un volo diretto da Seul», ha rimarcato Caner. Poi indiani, lituani e argentini, con percentuali sopra al 25% di crescita. Una contrazione riguarda i russi: «Sono diminuiti di 300mila unità, a causa dell'embargo che quest'amministrazione critica, ma anche per il calo del prezzo del petrolio», ha spiegato Caner. «La gente vuole più qualità e questo corrisponde a quanto cerchiamo di offrire - ha aggiunto - investiremo, con i fondi europei Por Fesr, 40 milioni nel comparto turistico, 30 dei quali dedicati alla crescita di qualità, 6,4 per creare startup di imprese e 3,6 per reti di imprese. A questi, aggiungeremo 13 milioni per un mix di interventi dedicati alle montagne, anche in prospettiva dei mondiali di sci del 2021».

Uno dei punti chiave nello sviluppo turistico del Veneto è la diversificazione dell'offerta «Solo il Veneto - ha spiegato l'assessore - può contare su mare, montagna, città d'arte, terme e laghi». Infine, il Ciset ha elaborato una previsione per il 2016, in cui si stimano +3,4% di arrivi stranieri, +3,4% di arrivi dall'area extraeuropea (Usa e Giappone) e +4,4% di arrivi stranieri nelle città d'arte.
Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 08:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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