VENEZIA - Emergono nuovi particolari sugli arresti della banda di Palazzo Ducale. È durata poche ore la fuga di Dragan Mladenovic, 54 anni, serbo, quinto componente della banda guidata dal "re dei furti di diamanti" che il 3 gennaio scorso riuscì a rubare i gioielli della collezione dell'emiro del Qatar, Al Thani. E' stato arrestato giovedì scorso, 8 novembre, alla frontiera tra la Croazia e la Serbia, grazie alle informazioni fornite dalla polizia veneziana, che dopo il furto aveva condotto indagini serrate. L'uomo era riuscito a fuggire dall'ufficio croato della polizia di frontiera dove si trovava per un interrogatorio ed è poi stato fermato in Serbia, suo Paese natale, nel quale spera di avere un trattamento più morbido e con un'estradizione più difficile.
In carcere in Croazia resta invece il capo della banda, il leggendario Vinko Tomic, croato, 65 anni, la "mente" di furti di diamanti e preziosi in mezzo mondo, e altri tre componenti del commando criminale autore dello storico colpo in Palazzo Ducale. Mancava, appunto, il Mladenovic e manca soprattutto l'ultimo complice, il sesto, che avrebbe in mano la refurtiva e che sarebbe anche lui, in queste ore, attivamente ricercato in Serbia.
Secondo il sito della polizia locale di Vukovar, nell'est della Croazia, il 54enne è stato arrestato ad un valico di confine poco dopo la fuga dalla questura croata. Tra gli arrestati per il furto, la stampa serba fa il nome di Goran Perovic. Gli inquirenti sospettano che, qualora i gioielli non siano stati già venduti sul mercato nero, potrebbero essere in possesso proprio di Mladenovic.
Tutti i particolari sul Gazzettino del 15 novembre.
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