I "forconi" cambiano nome e lanciano
ultimatum ai politici: «Pronti a tutto»

Sabato 4 Gennaio 2014
I "forconi" cambiano nome e lanciano ultimatum ai politici: «Pronti a tutto»
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VERONA - Sospensione delle procedure esecutive di qualsiasi origine; istituzione di un fondo di garanzia per le aziende di tutti i settori produttivi, aumento in busta paga per i dipendenti privati di 300 euro: è ciò che che l'ala moderata del movimento dei "Forconi" - guidata da Mariano Ferro e Lucio Chiavegato - chiede a Governo e Parlamento, dando loro 'tempo' fino al 21 gennaio per «attuare queste richieste», il cui mancato adempimento «legittimerà gli italiani a prendere qualsiasi iniziativa».



Le richieste dei "Forconi" (che da oggi si faranno chiamare C9D) sono elencate in un documento elaborato oggi al termine di una riunione a Monteforte d'Alpone (Verona) che domani illustrerà nel presidio di Soave la propria nuova strategia.



«Vista l'inerzia del Parlamento e l'indifferenza del nostro Governo - è scritto nel comunicato - il Comitato ha deciso all'unanimità di dare avvio alla fase 2 della protesta. Il programma prevede che entro martedì 21 gennaio 2014 debbano essere attuate le seguenti richieste, il cui mancato adempimento legittimerà gli italiani a prendere qualsiasi iniziativa che abbia la forza di ottenere quanto di seguito elencato».



Segue l'elenco degli obiettivi dei manifestanti, tra i quali, 'la sospensione immediata di tutte le procedure esecutive di qualsiasi origine', 'l'istituzione immediata di un fondo di garanzia nazionale per tutte le aziende di tutti i settori produttivi, in deroga a Basilea 2/3', 'l'aumento in busta paga per i dipendenti privati (300 euro) attraverso la defiscalizzazione degli oneri contributivi a carico dell'impresa.



Altre richieste dell'ala moderata riguardano l'aumento delle pensioni minime e adeguamento delle pensioni di invalidità per garantire un tenore di vita dignitoso tramite il taglio delle pensioni d'oro e delle spese improduttive, la riduzione considerevole del costo del carburante per uso professionale (trasporti, agricolo, peschereccio) nonche' dei pedaggi autostradalì.
Infine la tutela del made in Italy, con inasprimento severo delle sanzioni, includendo l'arresto, per chi pratica taroccamento in tutti i settori produttivi.
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