Federalberghi: «Covid Hotel? Parliamo solo con la Regione» Ma ecco la lista ufficiale

Martedì 17 Novembre 2020 di Redazione online
Federalberghi: «Covid Hotel? Parliamo solo con la Regione» Ma ecco la lista ufficiale

 La lettera è partita da Roma giovedì 12 novembre, è stata protocollata a Venezia venerdì 13, è stata inoltrata lunedì 16 e richiede una risposta entro martedì 17, cioè oggi.

Sono 16 i Covid Hotel identificati in Veneto per ospitare persone positive al virus che debbano osservare il periodo di isolamento e non possano farlo nel proprio domicilio.

L'elenco è stato diffuso stasera dalla Regione Veneto. Sono state identificate dalle Ulss e non necessariamente verranno attivate, ma lo saranno in base alle esigenze delle singole Unità sanitarie

Ecco la lista provincia per provincia con 2 hotel nel Bellunese, 1 solo nella Marca e a Rovigo; 3 nelle altre  province ovvero Veneziano, Padovano, Vicentino e Veronese:

I tempi

Questa è la burocrazia pure in tempo di emergenza: il commissario straordinario Domenico Arcuri esige dalle Regioni, e dunque anche dal Veneto, la lista dei sette Covid Hotel («una struttura per ogni provincia»), ricordando che dispone «laddove necessario dei poteri di sequestro degli immobili». Toni che hanno irritato Federalberghi, fra i destinatari finali della richiesta: «Per quanto ci riguarda, la nostra interlocutrice è solo l'amministrazione regionale, con cui siamo pronti a collaborare, come peraltro abbiamo dimostrato fin da marzo», afferma il presidente veneto (e vice nazionale) Marco Michielli.


IL CONFRONTO
Nel corso della prima ondata di contagi, l'associazione di categoria aveva avviato un confronto con l'assessore regionale Federico Caner, finalizzato all'individuazione di alcuni hotel destinati ad accogliere i contagiati senza sintomi gravi che hanno difficoltà a rimanere in isolamento domiciliare. «La nostra proposta era di imitare l'accordo siglato in Toscana spiega Michielli per cui la Regione avrebbe preso in affitto la struttura dall'albergatore, il quale avrebbe fornito solo il servizio di portineria, mentre al personale avrebbero provveduto le Ulss. Ma la Giunta aveva preferito ipotizzare una formula di pensione completa, con l'utilizzo dei dipendenti dell'hotel. Di fronte a questo schema, i due colleghi di Mestre che inizialmente si erano resi disponibili, anche per garantire le eventuali quarantene dei turisti sbarcati all'aeroporto Marco Polo, avevano fatto marcia indietro. Una reazione comprensibile, perché non possiamo pretendere che un cameriere sappia rapportarsi a un paziente Covid come un infermiere, senza il rischio di contagiarsi. Così non se n'era fatto più niente, anche perché poi era arrivata l'estate e il problema sembrava superato».


IL PROGETTO
Invece con l'autunno le curve sono ripartite. «Così un mese fa riprende Michielli ho proposto all'assessore Caner di sederci attorno a un tavolo ed elaborare un progetto che rappresenti una via di mezzo tra i due estremi: i nostri addetti potrebbero lavorare nei Covid Hotel, purché la Regione garantisca la presenza di un medico e di tre o quattro paramedici, volendo anche della Croce Rossa, che svolgano la dovuta formazione al personale alberghiero. Da quanto mi risulta, l'idea è stata sottoposta al governatore Luca Zaia e all'assessore Manuela Lanzarin. Ero rimasto a questo, finché poi ci è stata girata l'email del commissario Arcuri».


LA RICHIESTA
La lettera fa riferimento all'intesa raggiunta la settimana scorsa, in videoconferenza, alla presenza fra gli altri del ministro Francesco Boccia e del capo della Protezione civile Angelo Borrelli, i cui fondi dovrebbero parzialmente sostenere il costo dell'operazione. Arcuri chiede anche al Veneto di valutare i «fabbisogni regionali» e fa presente che sarà sua cura «avviare immediatamente, in accordo con i prefetti operanti sul territorio, tutte le azioni necessarie per procedere», par di capire con le requisizioni. Replica di Michielli: «Non trattiamo con il Governo, ma solo con la Regione, che vanta una delle migliori sanità in Italia e paga puntualmente i propri fornitori. Quanto alla lista, ci mettiamo un attimo a stilarla: con 3.000 alberghi vuoti...».
 

Ultimo aggiornamento: 23:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci