Mose, la società Maltauro ora
pensa di cambiare nome

Sabato 19 Luglio 2014
Mose, la società Maltauro ora pensa di cambiare nome
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VICENZA - Signori si cambia. Sembra essere proprio questo il motto del nuovo corso della Maltauro, il gruppo vicentino delle costruzioni, tra le prime dodici aziende italiane del settore, forte di un portafolgio ordini vicino ai 3 miliardi di euro. Dopo l'arresto del presidente Enrico Maltauro, coinvolto nella scandalo delle tangenti legate all'Expo, l'azienda ha deciso di avviare una vera e propria rivoluzione, che porterà quasi certamente anche alla scomparsa dello stesso storico nome dell'impresa vicentina nata nel 1921 a Recoaro Terme. Intanto il nome, anzi il cognome, Maltauro è già sparito dagli organigrammi di vertice del gruppo.



Dal nuovo consiglio d'amministrazione dell'impresa sono infatti usciti non solo il protagonista dell'inchiesta sull'Expo, ossia Enrico Maltauro (a cui fa capo il 25% della società), attualmente agli arresti domiciliari, ma anche le sorelle Elena e Adriana, anch'esse titolari di una quota del 25% a testa. La continuità aziendale sarà comunque garantita da Gianfranco Simonetto, alla cui famiglia fa capo il restante 25% della Maltauro. Simonetto, con la qualifica di amministratore delegato, condividerà la guida dell'azienda con il nuovo amministratore delegato, Alberto Liberatori, entrato in azienda all'inizio di luglio. Alla presidenza della società arriva una donna, la commercialista milanese Gabriella Chersicla, tra l'altro vice presidente del gruppo Parmalat. Nel consiglio sono stati invece confermati i due consiglieri indipendenti Alberto Regazzo e Francesco Marena, mentre al posto delle sorelle Maltauro sono entrati due nuovi consiglieri: Piergiuseppe Biandrino, general counsel di Edison e Bettina Campedelli, docente dell'università di Verona e membro del cda di Cattolica. Rinnovato anche l'organismo di vigilanza alla cui presidenza è stato chiamato Rodolfo Mecarelli, generale di brigata della Guardia di Finanza nonchè consigliere della Banca d'Italia. La novità più clamorosa dovrebbe però arrivare nei prossimi mesi con l'abbandono del marchio storico, cioè il nome Maltauro, danneggiato sul piano dell'immagine dall'inchiesta milanese sull'Expo, e l'individuazione di un nuovo nome per il gruppo vicentino.



(Lil.ab)

Ultimo aggiornamento: 21:50

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