Uno scontrino su 4 è irregolare,
la finanza scopre oltre mille evasori

Venerdì 7 Febbraio 2014
Uno scontrino su 4 è irregolare, la finanza scopre oltre mille evasori
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VENEZIA - La lotta all'evasione fiscale continua ad essere la "mission" della Guardia di Finanza che oggi ha reso noti il bilancio dell'attività 2013. In Veneto effettuati complessivamente 38.300 controlli con oltre 3 miliardi di euro di imponibile nascosto al Fisco e 253 milioni di Iva evasa. Sono stati poi denunciati 1.007 responsabili di frodi e reati fiscali, di cui 21 finiti in manette.



È poi risultato irregolare il 25% degli oltre 25mila controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali: in pratica un'attività commerciale su 4 non fa regolari scontrini. Questo uno dei dati più eclatanti del bilancio 2013 anche se città come Roma hanno una percentuale ben più alta con il 60% di ricevute irregolari.



Sul fronte dell'evasione fiscale internazionale, di norma attuata attraverso condotte molto sofisticate e complesse. Su questo fronte sono state individuate: 18 società "estero vestite" che hanno fittiziamente spostato all'estero una base imponibile di oltre 700 milioni di euro, ricorrendo a tecniche di treaty shopping; 6 stabili organizzazioni di imprese straniere che hanno operato in Italia occultando una base imponibile di oltre 800 milioni di euro. E ancora operazioni commerciali economicamente ingiustificate con Paesi inseriti nella "black list" per circa 200 milioni di euro; operazioni di trasferimento di basi imponibili all'estero attraverso tecniche di transfer pricing per altri 76 milioni di euro.



Per le cosiddette 'frodi carosello' le Fiamme gialle del Veneto hanno accertato un'evasione di oltre 81 milioni di Iva in relazione a fittizie compravendite transnazionali di beni realizzate ad arte, nell'ambito di sapienti e preordinati schemi societari. Sul fronte delle attività in nero sono stati 632 gli evasori totali scoperti in Veneto e ben 678 i lavoratori completamente "in nero". Sono poi 525 gli irregolari impiegati da 433 datori di lavoro.



Il contrasto al gioco illegale ha portato poi ad effettuare 612 interventi per l'accertamento di irregolarità di varia natura (dai reati informatici alle truffe, all'esercizio abusivo di giochi e scommesse sino alla mancata applicazione del divieto di gioco ai minori). Anche il Veneto, ove si trovano alcuni dei principali poli manifatturieri ed industriali del Paese, è tra le aree preferite dalle imprese del falso per produrre ed assemblare merci di scarsa qualità, importate senza brand per eludere i controlli doganali e poi «confezionate» con i marchi contraffatti.



Tra le merci sequestrate nel 2013 non solo abbigliamento e moda (oltre 1,5 milioni di pezzi), ma beni di consumo (oltre 730 mila) come articoli per la casa e per la scuola, cosmetici, pezzi di ricambio, giocattoli (oltre 29 mila) ed hi-tech (oltre un milione di articoli). Nessun prodotto è immune dal rischio di contraffazione: dai biglietti ferroviari alle figurine dei calciatori, dagli smart phones di ultima generazione alle lampade per la cosmesi, il mercato del falso offre di tutto e di più. Non solo containers. I falsi viaggiano anche in rete: i negozi virtuali in internet sono sempre più il veicolo per smerciare prodotti offerti spesso a prezzi vantaggiosi e spacciati come provenienti da mercati paralleli, truffando clienti inconsapevoli e convinti di aver concluso un buon affare.



Ultimo aggiornamento: 19:53

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