Elezioni regionali, in Veneto rebus affluenza e nuove regole

Venerdì 11 Settembre 2020 di Angela Pederiva
Elezioni regionali, in Veneto rebus affluenza e nuove regole

Sarà anche la consultazione più scontata nella storia del Veneto, ma la pagina del 20 e 21 settembre è ancora tutta da scrivere. Un po' perché perfino l'uscente e ricandidato Luca Zaia, benché accreditato alla riconferma da sondaggi via via sempre più generosi, vive nell'incubo del conclave «in cui si entra papa e si esce cardinale» e più di tutti teme «il decimo concorrente: l'astensionismo», il che implicitamente stimola i suoi otto sfidanti a giocarsi comunque la partita. Un po' perché la legge elettorale è stata modificata in corsa e le prossime Regionali saranno il campo di prova delle novità: premio di maggioranza, doppia preferenza di genere, pluricandidature, validità del cognome scritto accanto al simbolo sbagliato.

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LA PARTECIPAZIONE
In una tornata in cui si voterà anche il lunedì, sarà difficile fare confronti con il 57,2% di affluenza registrato nel 2015, quando le urne erano state chiuse già alla domenica. «Nessuno può prevedere l'entità della partecipazione, anche perché nelle rilevazioni demoscopiche ben pochi amano confessare che diserteranno, tuttavia non credo che questo dato avrà un effetto particolare sui risultati: a differenza della Toscana e della Puglia, in Veneto la tendenza è marcata», riflette Paolo Feltrin, responsabile scientifico dell'Osservatorio elettorale del Consiglio regionale, durante la presentazione dell'attività in programma.

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Se dunque la vittoria di Zaia appare una certezza («e sarà la sua ultima corsa alla presidenza, salvo un nuovo tentativo dopo una pausa di una legislatura, possibilità che però gli elettori generalmente non apprezzano»), resta comunque da capirne le dimensioni, dopo il 61% del 2010 e il 50,09% del 2015. «La mia idea è che il divario fra Lega e lista Zaia sarà più contenuto rispetto alle stime dei sondaggisti sottolinea il politologo e che verrà ritenuto accettabile uno scarto entro il 10%. Ad ogni modo non sarà in discussione il premio per il candidato, pari al 60% dei seggi, in caso di superamento del 40% dei voti. Piuttosto la domanda è: le liste della Lega avranno la maggioranza assoluta? In cinquant'anni è successo solo tre volte, sempre con la Democrazia Cristiana: nel 1970 con 28 scranni su 50, nel 1975 con 31 su 60, nel 1980 con 32 su 60».

I VOTI
Ora in ballo ce ne sono 49, posto che i due aspiranti governatori più votati risulteranno eletti di diritto. «Per questo non contano tanto i voti per i candidati presidenti rimarca Feltrin quanto quelli per le coalizioni. Per entrare bisogna che queste superino la soglia del 5%, o che al loro interno una delle liste oltrepassi il 3%, soglia richiesta anche per le formazioni singole: se restano fuori, i loro voti verranno ripartiti proporzionalmente fra gli altri partiti e immaginiamo che si tratterà di un 5% del totale. Non a caso la campagna elettorale, anche in termini di battaglia dura sui social e sui bus, è tutta per le preferenze, benché l'opzione di presentarsi in più province sia stata scelta da pochi e cinque anni fa solo il 30% dei votanti abbia indicato qualcuno». Per la prima volta sarà possibile scegliere due consiglieri (ma un uomo e una donna, o viceversa, altrimenti la seconda espressione sarà annullata). E a differenza della scorse Regionali, quando i presidenti di seggio erano impazziti a decifrare la volontà degli elettori, sarà considerato valido il cognome della lista X scritto per errore nello spazio della lista Y.

IL COVID
Quanto peserà il Covid su queste elezioni? «Poco per quanto riguarda ricoverati e quarantenati risponde Feltrin attualmente circa 8.000 persone su 3,5 milioni di elettori, a cui sarà oltretutto garantito l'esercizio del voto in ospedale o a domicilio.

Bisognerà invece capire se si formeranno code e se la gente avrà paura». Roberto Ciambetti, presidente uscente del Consiglio e a sua volta ricandidato, rilancia l'appello alla partecipazione: «È importante, in maniera trasversale, che tutti i cittadini possano esprimersi. Le consultazioni avverranno in sicurezza, è più pericoloso andare al supermercato che al seggio...».

Ultimo aggiornamento: 09:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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