Moretti e Berlato, fuga dalla Regione Veneto: vincitori, numeri e curiosità

Martedì 28 Maggio 2019 di Alda Vanzan
A sin Toni Da Re, eurodeputato della Lega
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VENEZIA - È come nel 2014, solo che bisogna invertire i partiti. Alle Europee di cinque anni fa, il Partito Democratico di Matteo Renzo conquistò a Nordest 6 seggi, mentre la Lega di Matteo Salvini dovette accontentarsi di 2 scranni.

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Oggi è la Lega che manda a Bruxelles sei deputati. Non solo, perché quando la Brexit sarà perfezionata e scatterà il 15° seggio per la circoscrizione che riunisce Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna, potrebbe esserci, grazie ai resti nazionali, anche il settimo eletto leghista.
 Per il resto, rispetto al 2014, è stato un terremoto,a lmeno per Forza Italia che non ha un solo deputato. Il M5s invece cala da 3 a 2 eletti. La Svp conferma per il terzo mandato consecutivo Hermann Dorfmann, che dovrà ringraziare gli azzurri che gli cedono lo scranno in virtù dell'accordo elettorale (un tempo siglato col Pd) che tutela le minoranze. Il Partito Democratico, che temeva una ecatombe, invece va tutto sommato bene: non saranno i 6 eletti del 2014, ma sono pur sempre 4. Anche se ad esultare di più forse è Giorgia Meloni: per la prima volta Fratelli d'Italia conquista un seggio a Nordest e siccome la leader si dimetterà, le subentrerà il primo dei non eletti, il paladino dei cacciatori Sergio Berlato, forte di quasi 20mila voti (nel 2014 ne aveva presi, inutilmente, 15.828). Quella di Berlato non sarà peraltro l'unica partenza da Palazzo Ferro Fini: a fare le valigie sarà anche Alessandra Moretti (Pd), che già era stata eletta a Bruxelles nel 2014 (quella volta con 230.814 voti, adesso 51.043) salvo poi dimettersi per tentare la sfida contro Zaia alle Regionali 2015.
I SEI LEGHISTI Il più votato della Lega è stato Salvini, con oltre mezzo milione di preferenze a Nordest sui 2,3 milioni complessivi. Le sue dimissioni sono date per scontate e a subentrargli sarà il primo dei non eletti, Marco Dreosto, ex sindaco di Spilimbergo (Pordenone). Un risultato sorprendente l'ha fatto la deputata uscente vicentina Mara Bizzotto che torna a Bruxelles per il terzo mandato forte di 94.720 voti personali, di cui 85.835 ottenuti in Veneto. Quello di Bizzotto è il miglior risultato nazionale in casa della Lega dopo quello di Salvini. Eletto anche Gianantonio Toni da Re, il segretario veneto della Lega, con 43.397 preferenze. Poi Paolo Borchia, veronese, che a Bruxelles è di casa da anni, quando cominciò come assistente parlamentare di Lorenzo Fontana. Ce l'hanno fatta anche Alessandra Basso, trevigiana di origine ma di fatto emiliana, e l'udinese Elena Lizzi, assessore al Comune di Buja.
I QUATTRO DEM L'unica portabandiera del Veneto è Alessandra Moretti che nella sfida tutta veneta e tutta vicentina ha battuto l'ex sindaco Achille Variati. Eletti il capolista Carlo Calenda, che durante la campagna elettorale si è trasferito a Padova ma ora tornerà a Roma e due emiliani: la vicepresidente della Regione Emilia Romagna Elisabetta Gualmini e il deputato uscente ed ex ministro Paolo De Castro. Va detto che Calenda con oltre 275mila voti personali è stato il più votato ovunque, tranne a Vicenza dove ha dominato Achille Variati, ma anche De Castro ha avuto un buon successo in Veneto, soprattutto a Verona. L'entourage dem non esclude che, quando ci saranno le elezioni Politiche, Calenda possa tornare in Italia, liberando il posto per l'ex sindaco di Vicenza, primo dei non eletti.
IL RECORD Tolto Salvini, imparagonabile in quanto leader nazionale, il risultato migliore a Nordest l'ha ottenuto Herbert Dorfmann della Svp con 95.753 voti. Per quanto riguarda Fratelli d'Italia, oltre al primo seggio ottenuto a Nordest, da segnalare il buon risultato della padovana Elisabetta Gardini: quasi 15mila voti pur essendo arrivata per ultima nel partito della Meloni dopo aver lasciato Forza Italia. Non ce l'ha fatta né lei né l'altro ex forzista eletto nel 2014, il trevigiano Remo Sernagiotto (7.377 voti).
Il Movimento 5 Stelle che nel 2014 aveva eletto tre deputati, è sceso a due. Il più votato è stato l'uscente Marco Zullo che, in quanto a preferenze ha battuto la capolista Sabrina Pignedoli, eletta comuqnue: Zullo, veronese, 41 anni, ha avuto quasi 16mila voti, la giornalista emiliana 13.685. Non ce l'ha fatta ad andare a Bruxelles, ma va registrata la performance di Anthony Candiello che a Venezia ha portato il M5s all'11,34% contro la media circoscrizionale del 10,3%.

 

Ultimo aggiornamento: 15:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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