Economia, il Veneto cresce più del doppio della Germania, l'edilizia traina. «Incognite per il prossimo anno»

Sabato 17 Dicembre 2022 di Redazione web
Cantieri edili
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VENEZIA - Ci apprestiamo a chiudere un ottimo 2022. Nonostante la crescita dell’inflazione, il caro energia e il boom dei prezzi delle materie prime abbiano creato non pochi problemi a famiglie e imprese venete, quest’anno la crescita economica del Veneto doppia quella tedesca.

Se in Veneto il Pil è destinato ad aumentare del 3,8 per cento, in Germania crescerà “solo” dell’1,6 per cento: praticamente noi corriamo ad una velocità doppia dei tedeschi. Sempre nello stesso periodo, il Pil medio dell’Area Euro-19, invece, salirà del 3,2 per cento.

Nel resto d'Italia

A livello nazionale, invece, solo la Lombardia farà meglio del Veneto. «Le previsioni, comunque, non lasciano presagire nulla di buono; il 2023, infatti, sarà un anno difficile con una crescita pari a zero. Su tutta Europa, purtroppo, soffiano venti di crisi molto preoccupanti. Tuttavia, con una economia che in questi ultimi due anni si è decisamente rafforzata, dovremmo avere meno problemi degli altri a fronteggiare questo nuovo scenario avverso» il commento ai dati dell'Ufficio studi della Cgia.

Le costruzioni trainano

Secondo lo studio della Cgia Sempre quest’anno, a livello settoriale saranno le costruzioni a dare il maggiore impulso alla ripresa economica (+14,1 per cento), seguono l’agricoltura (+6,5 per cento), i servizi (+4,1 per cento) e, infine, l’industria (+0,6 per cento). Sebbene nel biennio 2021-2022 l’edilizia abbia registrato in Veneto saggi di crescita da record, va comunque sottolineato che rispetto al 2007, anno che precede la crisi dei subprime, questo comparto deve ancora recuperare quasi 11 punti percentuali.

Export in frenata

L’export veneto, invece, è destinato a subire una frenata: rispetto al +11,2 per cento registrato nel 2021, quest’anno la crescita sarà del +6,2 per cento; in termini reali, entro il prossimo 31 dicembre le nostre vendite all’estero dovrebbero toccare gli 84,7 miliardi di euro. I consumi, invece, sono destinati a salire del 6 per cento, mentre i disoccupati scendono a 105 mila unità, portando il tasso di disoccupazione ad attestarsi al 4,7 per cento: 0,6 punti in meno rispetto al 2021.

Didascalia

Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 10:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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