Il Consiglio di Stato: vitalizi decurtati
​per gli ex consiglieri regionali veneti

Martedì 18 Aprile 2017
Il Consiglio di Stato: vitalizi decurtati per gli ex consiglieri regionali veneti
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Vitalizi decurtati per gli ex consiglieri regionali del Veneto. Lo ha deciso il Consiglio di Stato che ha respinto l'appello presentato da circa una sessantina di ex consiglieri e da alcuni eredi contro la sentenza del Tar Veneto che nel dicembre 2015 aveva già dichiarato inammissibile il loro ricorso per difetto di giurisdizione. Il Tar aveva ritenuto che il vitalizio fosse un trattamento di natura pensionistica e che il giudice competente non fosse quello amministrativo, ma la Corte dei conti.

Gli ex consiglieri, difesi dagli avvocati Maurizio Paniz, Franco Stivanello Gussoni e Italico Perlini, hanno impugnato la decisione del Tar, ma la quinta sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza depositata oggi, di cui è relatore il consigliere Raffaele Prosperi, lo ha respinto e ha confermato la decisione di primo grado, seppure con motivazioni diverse. Il Consiglio di Stato, infatti, si è richiamato una recente decisione delle Sezioni unite della Cassazione che partendo dalla considerazione che i vitalizi non hanno natura pensionistica, hanno prospettato la competenza del giudice ordinario. Nel giudizio si era costituita la Regione Veneto che ha chiesto, e ottenuto, che l'appello fosse rigettato. Prevista dalla legge regionale 43 del 2014, la decurtazione del vitalizio è stata attuata attraverso una delibera della Regione del gennaio 2015 che faceva scattare per tre anni una riduzione dell'importo lordo mensile per chi vantava un reddito annuo ai fini Irpef superiore a 29.500 euro, con un taglio del 5% fino a 2mila euro, dell'8% tra 2mila e 4mila euro, del 10% tra 4mila e 6mila euro e del 15% oltre i seimila euro.

Ultimo aggiornamento: 17:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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