VENEZIA - Continuano ad abbassarsi le curve dell'epidemia a Nordest.
IN VENETO
Il doppio bollettino di giornata in Veneto segnala 1.245 nuovi casi (394.791 dall'inizio dell'epidemia). Le persone attualmente positive scendono da 32.259 a 31.926, così come i degenti calano a 307 in Terapia intensiva (-3) e a 1.819 in area non critica (-55). Purtroppo altre 17 vittime aggiornano il bilancio a 10.930.
IN FRIULI VENEZIA GIULIA
L'unica rilevazione del Friuli Venezia Giulia indica 392 nuove infezioni (in totale 101.201). Gli individui in isolamento diminuiscono da 11.125 a 10.831, alla pari dei pazienti intubati che passano a 75 (-2) e di quelli accolti negli altri reparti che ora sono 516 (-13). Altri 12 decessi portano il tragico conto a 3.494.
IN ITALIA
Complessivamente in Italia sono stati registrati altri 17.567 contagi e 344 morti. Il tasso di positività è al 5,4%. In totale i casi dall'inizio dell'emergenza sono 3.754.077 e le croci 113.923. Cala la pressione sulle strutture ospedaliere: i ricoverati con sintomi sono 27.654 (-492), mentre quelli in Terapia intensiva risultano 3.588 (-15).
LA SOFFERENZA
In tutto questo risuona l'allarme degli psicologi per gli effetti del virus nell'anno nero della pandemia. A lanciarlo è Luca Pezzullo, Presidente dell'Ordine del Veneto, che conta quasi 11 mila iscritti: «Il Covid-19 non ha minato solo la salute fisica e l'economia, ma ha lasciato importanti segni a livello psicologico». Secondo l'organismo, però, la risposta è stata pronta: «In Veneto vi è stata buona sensibilità delle istituzioni: il dialogo è costante e molto positivo con la Regione e con gli enti locali. Ed anche nella scuola vi è stata una collaborazione importante con Regione e Ufficio scolastico regionale; al momento su finanziamento ministeriale operano quasi 500 psicologi negli istituti del Veneto, per fornire in quest'anno così difficile un sostegno specialistico a insegnanti, studenti e famiglie». Invece a livello nazionale «la rete pubblica della psicologia è sottodimensionata e vi è ancora un investimento molto timido: nelle strutture pubbliche appena uno psicologo ogni 12 mila abitanti».