Regole e divieti in Veneto. Stop cortei No vax a Padova, militari nei Centri Covid nel Veneziano

Sabato 11 Dicembre 2021 di Gabriele Pipia - Nicola Munaro
Covid, stop cortei No vax a Padova, militari nei Centri Covid nel Veneziano
3

PADOVA - È la peggiore del Veneto per numero complessivo di contagi ed è la quarta peggiore d'Italia per incidenza del virus. Ma Padova è anche una delle province dove il movimento No Pass è particolarmente caldo con 29 manifestazioni organizzate da luglio a oggi. Adesso però arriva la stretta: il prefetto Raffaele Grassi ha stabilito il divieto dei cortei e quello previsto per oggi pomeriggio si trasformerà in un semplice presidio statico. «Queste manifestazioni stanno provocando disagi, malumori e pericoli per la salute -  è la netta posizione del prefetto - Adesso vanno limitate».

Zona gialla, la Calabria cambia colore. Rischiano Lombardia, Veneto, Emilia e Marche. Balzo dei contagi: 20mila. I morti sono a quota 118


Padova, vietati cortei no vax no pass


Già l'altro ieri il sindaco Sergio Giordani aveva anticipato la linea auspicando uno stop totale alle manifestazioni.

Giovedì si è svolto il comitato per la sicurezza pubblica e ieri la prefettura ha comunicato ufficialmente la decisione: «Sono state date precise indicazioni al questore - si legge nella nota ufficiale - di procedere ad attente e rigorose valutazioni adottando caso per caso i divieti e le prescrizioni più opportune per garantire che l'esercizio del diritto di manifestare si possa svolgere in un contesto di pacifica convivenza civile, rispettoso della salute e dell'ordine e della sicurezza pubblica». Poi il prefetto entra nel merito: «Si è preso atto della necessità di salvaguardare in primis la salute pubblica poiché il più delle volte non vengono rispettati il distanziamento e l'uso della mascherina - spiega - A ciò si aggiunga una sensibile insofferenza per i disagi che le manifestazioni generano sulla comunità, anche a causa dei notevoli rallentamenti del traffico in un periodo delicato quale quello delle festività natalizie. Insofferenza che può determinare, come già accaduto, tensioni per l'ordine pubblico». Se i dati sulla pandemia peggioreranno ancora non è escluso che possa arrivare un'ulteriore stretta vietando per motivi di salute pubblica qualunque manifestazione.



Il sindaco sposa la linea: «Le autorità sanitarie mi confermano l'aumento preoccupante dei contagi. Per questo ho chiesto a prefetto e questore di intervenire. Quella che è stata presa è una decisione prudenziale e incontra il consenso dell'enorme maggioranza dei padovani». Soddisfatte anche le associazioni di categorie Ascom, Confesercenti, Appe e Acc: «Siamo ad un passo dalla zona gialla e bisogna pensare a sconfiggere il virus. I commercianti hanno già perso fin troppo perché i clienti davanti a queste manifestazioni si allontanavano».
I No pass però non arretrano e oggi saranno nuovamente in strada a manifestare: non ci sarà il corteo ma è confermato il raduno dalle 15 in piazza Sartori, in centro città. E dai vertici del gruppo Veneto No Green pass arriva l'appello: «Vestitevi di nero, se avete gli anfibi meglio. Saremo un esercito, l'esercito che salverà il mondo. Speriamo tra noi ci sia qualcuno che ha fatto il militare».

Esercito nei Centri vaccinali nel Veneziano


 A Edgardo Contato, direttore generale dell'Ulss 3 Serenissima, la butta là sibillino dopo aver ascoltato il coro della Fenice che, a sorpresa e in incognito, ha cantato nel centro vaccinale del PalaExpo di Marghera: «Dovessi dire un numero, ne chiederei 200. E spero che vengano armati di buona volontà perché di lavoro, da fare, ce n'è e molto». Il riferimento è ai militari che il commissario governativo all'emergenza Covid, il generale degli alpini Francesco Figliuolo, ha annunciato di voler mandare nelle varie Ulss italiane per dar man forte in un momento, com'è questo, di maxi-lavoro tra terze dosi, corse alla prima iniezione e tracciamento. «Ufficialmente - spiega Contato - i militari verranno a supportare il tracciamento che i punti tampone fanno per quanto riguarda il mondo della scuola». Ma al PalaExpo i militari serviranno a garantire una maggiore sicurezza nel centro vaccinale più grande del Veneto, dove nelle scorse settimane si sono registrati anche momenti di tensione tra operatori sanitari e no-vax: non si è mai arrivati a scontri che non fossero soltanto verbali o a devastazioni come accaduto in altri punti vaccinali del Veneto, ma la preoccupazione che qualcosa possa sfuggire di mano, anche nel Veneziano, è palpabile. Sui reali servizi che potranno offrire è chiaro, molto dipende dal numero dei militari che verranno destinati da Roma in Veneto e, da qui, nell'Ulss 3. «Non sappiamo ancora quanti e quando arriveranno - aggiunge il direttore generale - In base al numero che avremo a disposizione li impiegheremo nelle varie fasi di gestione degli hub». Perché i militari verranno divisi tra i vari centri vaccinali e tampone del territorio dell'Ulss.



Il loro impiego andrà dalla gestione delle code all'aiuto nelle prenotazioni ora che la campagna vaccinale verrà aperta anche a tutti i bambini sopra i 5 anni. Compiti che fino a poche settimane fa erano assegnati alla Protezione civile, con la quale era stata stipulata una convenzione che si è conclusa dopo aver inanellato numeri da capogiro in fatto di prestazioni. Ma - ed è la diretta conseguenza del loro arrivo nei vari centri vaccinali del territorio - le mimetiche torneranno utili anche per il controllo e la sorveglianza delle strutture, in questo momento delegati a guardie giurate, facendo anche da presidio e da deterrente contro eventuali proteste o contestazioni che dovessero arrivare dal fronte, sempre caldo, dei no-vax. «Spero - conclude il direttore generale dell'azienda sanitaria del Veneziano - che nei prossimi giorni ci venga detto qualcosa di più circostanziato sulla data di arrivo dei militari e sul loro numero in modo da poterci preparare per tempo e organizzare al meglio questa nuova risorsa».

Video

Ultimo aggiornamento: 16:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci