Coronavirus in corsia: quanto è costato? A Nordest spesi 242 milioni di euro

Sabato 30 Maggio 2020 di Angela Pederiva
Coronavirus in corsia: quanto è costato? A Nordest spesi 242 milioni di euro
Cento giorni di emergenza: quanto è costato curare i contagiati dal coronavirus in ospedale? Il conto per l'Italia è di 1,7 miliardi di euro, di cui 242 milioni a Nordest, contro i 599 della sola Lombardia: ad affermarlo è lo studio dell'Alta scuola di economia e management dei servizi sanitari (Altems) dell'Università Cattolica di Milano.

«Si comincia a intravedere l'impatto economico dell'epidemia Covid-19, caratterizzato da enormi costi complessivi per i ricoveri dei pazienti affetti da nuovo Coronavirus, e dalla contrazione enorme dei ricoveri ordinari, che potrebbe tradursi in cattiva salute futura dei pazienti e quindi in una maggiore prossima spesa sanitaria», avvertono gli analisti.

GLI INDICATORI
In questi mesi il gruppo di lavoro dell'Ateneo ha elaborato un sistema di indicatori finalizzato a valutare l'effetto che i diversi provvedimenti emergenziali, adottati a livello sia nazionale che regionale, hanno avuto sull'andamento dell'infezione, così da comprenderne le implicazioni sui modelli organizzativi progressivamente implementati. Sono stati così esaminati parametri di monitoraggio del contagio (come l'incidenza settimanale ogni 100.000 abitanti o l'andamento degli attualmente positivi), criteri epidemiologici (per esempio il totale dei tamponi o la letalità per classi di età), valori clinico-organizzativi (dal tasso di ricovero in Terapia Intensiva sul totale delle degenze, al peso delle cure domiciliari). 

LE RIPERCUSSIONI
Arrivati al loro nono rapporto, i ricercatori hanno deciso di esaminare anche le ripercussioni economiche della pandemia sul Servizio sanitario nazionale, aggiornando l'analisi al 26 maggio. Sotto la lente è così finita l'ospedalizzazione degli scorsi tre mesi, ricompresi per la maggior parte nella fase 1, che si è «caratterizzata per l'elevato volume di ricoveri per Covid-19 e la saturazione delle Terapie Intensive, nonché per una contrazione di ricoveri ed accessi per cause non-Covid legata alla riorganizzazione dell'assistenza ospedaliera (in acuto e ambulatoriale) e territoriale». Al riguardo è stato calcolato che, in tutta Italia, sono stati sospesi e rinviati 860.749 ricoveri programmati, per un valore di oltre 3,3 miliardi di euro.

LE TRE STIME
Considerando invece le degenze delle persone colpite dal Coronavirus, sono state elaborate tre stime. La prima riguarda i pazienti dimessi dopo essere guariti, la seconda concerne i malati che purtroppo sono deceduti durante il ricovero. Per entrambe il calcolo è stato effettuando sommando la tariffa media di ciascuna voce di Drg (Diagnosis-related group), cioè del sistema che permette di classificare tutti i pazienti mandati a casa dall'ospedale in gruppi omogenei per assorbimento di risorse impegnate, implicata nella gestione dei casi Covid: le infezioni e infiammazioni respiratorie, con e senza complicazioni o comorbilità; i segni e sintomi respiratori; la malattia di origine virale; l'ossigenazione extracorporea o la tracheostomia con ventilazione meccanica, con e senza intervento chirurgico maggiore; le diagnosi relative all'apparato respiratorio con respirazione assistita per più o meno di 96 ore. La terza stima si è infine focalizzata sul conto delle giornate in Terapia Intensiva, ad un costo giornaliero medio di 1.425 euro.

I RISULTATI
Ebbene i risultati dicono che l'Italia ha speso circa 1,2 miliardi per i guariti (in media 8.476 euro a ricoverato), 225 milioni per i morti (9.796 euro per ciascuno) e 251 milioni per gli intubati. Estrapolando i dati del Nordest, emerge che il Veneto ha sostenuto un costo di 156.960.846 euro, di cui circa 125 milioni (il 10% del totale nazionale) per 14.788 pazienti infine dimessi, 12 milioni (6%) per 1.320 malati poi deceduti in ospedale e 18 milioni (7%) per 13.112 giornate di Terapia Intensiva. A ruota, il Friuli Venezia Giulia ha contabilizzato un esborso di 26.302.595 euro, di cui circa 21 milioni (il 2% dell'ammontare italiano) per 2.547 guariti, 2 milioni (1%) per 230 vittime e altri 2 (1%) per 1.725 giornate di ventilazione assistita. Per l'Alto Adige l'impatto economico è stato di 22.684.724 euro, per il Trentino di 36.092.03, importi che a loro volta costituiscono un 1%-2% della spesa complessiva. Percentuali ben lontane da quelle della Lombardia, che da sola ha totalizzato un conto di 599.260.079 euro: gli ospedali lombardi hanno infatti catalizzato il 33% dell'esborso italiano per i dimessi, il 36% per gli intubati e addirittura il 48% per i contagiati che non ce l'hanno comunque fatta.
Ultimo aggiornamento: 10:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci