Covid, allarme terapie intensive: in nove regioni superata soglia critica del 30%. Ci sono anche Veneto, Fvg, e Trentino Alto Adige

Mercoledì 13 Gennaio 2021
Covid, allarme terapie intensive: in nove regioni superata soglia critica del 30%. Ecco quali sono: dalle Marche al Piemonte

Emergenza Coronavirus, il Nordest ancora una volta al centro della pandemia. Stavolta nel mirino ci sono le terapie intensive occupate da pazienti Covid che tornano, a livello nazionale, sopra la soglia d'allerta del 30%, attestandosi al 31%, l'1% in più rispetto a 7 giorni fa. Cresce dell'1% rispetto a una settimana fa anche il numero dei posti letto in reparto occupati da pazienti Covid, che arriva al 37% e resta sotto la soglia d'allerta del 40%.

Sono 10, però, le regioni che superano questa soglia critica, una in più rispetto al 6 gennaio. È quanto emerge analizzando i dati del monitoraggio dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) relativi al 12 gennaio.

Terapie intensive, soglia critica

In base al decreto del ministro della Salute del 30 aprile 2020, la soglia di allerta di posti in terapia intensiva occupati da malati Covid è stata stabilita essere del 30%.

In base ai dati di ieri sono 9 le regioni in cui viene superata: Emilia Romagna (31%), Friuli Venezia Giulia (39%), Lazio (35%), Lombardia (38%), Marche (36%), Provincia autonoma di Bolzano (32%), Provincia autonoma di Trento (48%), Umbria (43%) e Veneto (36%). Va però puntualizzato, per quanto riguarda il Veneto, che da 13 giorni, ossia dal primo gennaio, i ricoveri in terapia intensiva e area non critica sono in lento am costante calo, come è stato spiegato oggi in conferenza stampa dal governatore Luca Zaia e dal dottor Luciano Flor, direttore generale della Sanità veneta.



Area non critica

Per quanto riguarda i posti occupati in area non critica, ovvero nei reparti di medicina, pneumologia e malattie infettive, la soglia limite è stata individuata al 40%. A superare tale soglia sono 10 regioni, una in più rispetto a una settimana fa: Emilia Romagna (45%), Friuli Venezia Giulia (53%), Lazio (45%), Liguria (42%), Marche (50%), Piemonte (46%), Provincia autonoma di Bolzano (46%), Provincia autonoma di Trento (57%), Puglia (41%) e Veneto (43%). 

Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 07:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA