Coronavirus, Ricciardi (Oms): «Troppi tamponi, il Veneto sbaglia». Zaia: «Applicate le linee guida»

Giovedì 27 Febbraio 2020
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Coronavirus, è polemica sugli "scudi" prudenzialmente alzati dalle Regioni del Nord e in particolare dal Veneto. Chi ha dato l' indicazione di fare i tamponi anche alle persone senza sintomi, gli asintomatici, ha sbagliato, afferma Walter Ricciardi,  membro del comitato esecutivo dell'Oms (Organizzazione mondiale della Sanità), in alcune interviste al Corriere della Sera e a Repubblica. Ma il governatore Zaia ribatte: «Nessuna sovrastima».

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«La strategia del Veneto non è stata corretta - sostiene Ricciardi - perché ha derogato all'evidenza scientifica. Le linee guida dell' Organizzazione mondiale della sanità, riprese dall'ordinanza del ministro della Salute del 21 febbraio, non sono state applicate» aggiunge. Il risultato è stato «generare confusione e allarme sociale». I test disponibili nel mondo non sono perfetti dal punto di vista della sensibilità quindi «c'è un'ampia possibilità di sovrastimare le positività».

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I casi verificati «sono circa 190, confermati dall'Istituto superiore di sanità» quindi «meno dei 424 casi dichiarati che invece includono quelli in attesa di conferma. Il risultato delle positività è stato anticipato dalle Regioni, il Veneto ma anche la Liguria, prima della risposta definitiva, e il ministero della Salute per obbligo di trasparenza si è trovato nelle condizioni di comunicare all'Oms queste informazioni». Ora però «finalmente» si è deciso che i test «vengano fatti solo a chi ha i sintomi di un'infezione respiratoria e proviene da una zona a rischio, anche italiana, o ha avuto contatti con i malati. Bisognava fare così da subito».

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L'Italia, per Ricciardi «ha una debolezza: il sistema è frammentato, è in mano alle Regioni e lo Stato ha solo ruoli limitati.

In tempi normali questo è anche accettabile ma in tempi di epidemia come questo può avere effetti letali, perché in certi frangenti va adottata una linea unitaria, che faccia prendere misure proporzionate. E invece spiccano casi di inadeguatezza decisionale». Tuttavia Ricciardi conferma di fatto l'efficacia delle misure prese dal Veneto: «Le misure efficaci sono chiusura delle zone rosse, identificazione dei soggetti a rischio e isolamento. Devono però essere decisioni proporzionate alla situazione e non eccessive rispetto alla realtà». Se le misure applicate nelle ordinanze ministeriali verranno applicate «dovremmo andare verso una fase di contenimento». Per vedere, si è riusciti, nell'Italia e nel mondo ad ottenere questo risultato «le prossime due settimane sono decisive».

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LA REPLICA DI ZAIA

«Non c' stata alcuna sovrastima. Tutti i dati sono stati validati dall'Istituto Superiore di Sanità». Così il governatore del Veneto, Luca Zaia replica alle affermazioni del prof. Walter Ricciardi. «Non ci risulta - ha aggiunto - che ci sia in Veneto un caso positivo che l'Istituto Superiore di Sanità non abbia detto sia positivo».

«Affinché venga levata l'ordinanza dal prossimo 1 marzo - avverte Zaia -  non c'è soltanto la decisione che verrà adottata in accordo con il ministro Speranza, ma c'è anche una comunità scientcifica che deve decidersi se validare le scelte o continuare a fare commenti, dando l'idea che siamo la pattuglia acrobatica dove ognuno fa quello che vuole. Ricordo che in Veneto, fino a prova contraria, si applicano le direttive dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dell'Istituto Superiore della Sanità».



 

Ultimo aggiornamento: 18:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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