La pandemia minaccia anche l'ambiente. Il Wwf lancia l'allarme sullo smaltimento dei dispositivi di protezione individuale: guanti e mascherine sono avvistatati in mare dove rischiano di diventare letali per tartarughe e pesci che li scambiano per prede di cui nutrirsi. Una stima del Politecnico di Torino dice che per la Fase 2, in cui verranno progressivamente riavviate attività produttive e sociali, serviranno 1 miliardo di mascherine e mezzo miliardo di guanti al mese. Si tratta di quantitativi molto elevati, avverte l'associazione ambientalista, che impongono un’assunzione di responsabilità da parte di tutti.
Se anche solo l’1% delle mascherine venisse smaltito (guanti nella plastica, mascherine nel contenitore dei rifiuti differenziati) non correttamente si tradurrebbe in oltre 40mila chili di plastica in natura.
A lanciare l’appello è la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi che aggiunge: «È necessario evitare che questi dispositivi, una volta diventati rifiuti, abbiano un impatto devastante sui nostri ambienti naturali e soprattutto sui nostri mari. Chiediamo alle istituzioni di predisporre opportuni raccoglitori per mascherine e guanti nei pressi dei porti, nei parchi, nelle ville e nei pressi dei supermercati».
Ultimo aggiornamento: 14:29
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A lanciare l’appello è la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi che aggiunge: «È necessario evitare che questi dispositivi, una volta diventati rifiuti, abbiano un impatto devastante sui nostri ambienti naturali e soprattutto sui nostri mari. Chiediamo alle istituzioni di predisporre opportuni raccoglitori per mascherine e guanti nei pressi dei porti, nei parchi, nelle ville e nei pressi dei supermercati».