Luca Zaia in diretta oggi, mercoledì 7 ottobre 2020 dalla sede della Protezione civile di Marghera: gli aggiornamenti sul Covid in Veneto e le misure adottate dalla Regione per fermare il contagio.
«Sono favorevole alla riduzione del periodo di quarantena» ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia. «I test rapidi che stiamo perfezionando - aggiunge - ci permetterebbero di ridurla». Novità nelle case di riposo: «Da lunedì prossimo, 12 ottobre, le 300 case di riposo testeranno tutti i visitatori».
Inoltre, il governatore ha annunciato che il «il Veneto si candida con Padova per l'Agenzia biomedicale europea: abbiamo già avuto contatti in tempi non sospetti e affidato il compito di preparare il nostro dossier».
IL BOLLETTINO
«Il virus c'è ma la quasi totalità dei contagiati non ha sintomi» dice il Presidente del Veneto Luca Zaia, sottolineando che «il 95-96% dei pazienti» è di fatto asintomatico. «È cambiato il mondo - sottolinea - I positivi ad oggi sono 4.754 e si sono superati i 2 milioni di tamponi. In ospedale 290 persone e solo 25 in terapia intensivia di cui 16 positivi.
I pazienti dimessi 4.171 Isolate 10.417 persone, il 4.5% dei quali positivi, con sintomi sono 155 persone, solo il 3% dei positivi.
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Il governatore del Veneto è quindi tornato a parlare del bilancio dei dati: «A marzo un contagiato su 3 aveva sintomi ora il dato è enormemente inferiore. E in terapia intensiva dal 50% dei ricoverati oggi siamo al 7%. Il virus si comporta molto diversamente da prima e non ci dà emergenza sanitaria. Noi comunque lavoriamo sul fronte della diagnostica anche nelle scuole».
«Abbiamo fatto oggi - ha aggiunto il governatore - una videoconferenza con i direttori sanitari e abbiamo deciso da lunedì prossimo le 300 case di riposo testeranno tutti i visitatori. Partirà a breve una campagna vaccinale anti-influenza garantendola prima alle fasce a rischio».
RAPPORTI CON ROMA
«Una regia nazionale minima ci vuole» afferma Luca Zaia in relazione al dpcm che sta per uscire e alle eventuali conflittualità con le ordinanze regionali. «Ci vuole una prevenzione minima generale - aggiunge - per uscire da questa invernata». Rispetto a una possibile una modifica in senso restrittivo degli orari di apertura dei locali pubblici, Zaia obietta: «Chiudere prima significa applicare un mini lockdown». Il governatore del Veneto chiede infine che i provvedimenti vengano presi «sualla base di una serie di parametri», allineando i tamponi «per numero di abitanti»
TAMPONI
Stiamo lavorando ad un tampone usa e getta in autosomministrazione che dovrebbe essere pronto in 15 giorni, mutuandolo da altre esperienze internazionali.
A Jesolo intanto ha riaperto il Covid-hospital, altro segnale della prevenzione in atto in Veneto.
LA DIRETTA
«Il parametro per le misure anti-Covid - ha detto ancora Zaia - non può essere Rt ovvero il rapporto tamponi-positivi, in questo modo chi è virtuoso viene penalizzato perchè fa più controlli e fa emergere i positivi»
TEST RAPIDO
Dopo l'arrivo di un nuovo test rapido di ultima generazione sono già stati individuati pazienti positivi a Covid: il test rapido sarà così sensibile che in futuro non servirà più il successivo test molecolare. Il test è anche meno invasivo: «Questo apparecchio evita l'introduzione dello "stecco" del tampone in tutto il canale rinofaringeo ma solo nella fossa nasale».
Covid, Guerra (Oms): «L'aumento dei positivi non dipende dalla riapertura delle scuole, stato di emergenza è scelta politica»
Zaia in diretta: cosa ha detto
Ecco i principali argomenti toccati dal presidente Zaia oggi, durante la conferenza stampa dalla sede della Protezione Civile di Marghera.