Sindaci veneti, rivolta contro il premier Conte: «Dà un'elemosina e scarica il barile sui Comuni»

Domenica 29 Marzo 2020
Il Presidente di Anci Veneto e Sindaco di Treviso, Mario Conte
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VENEZIA - «Poco più di un'elemosina il contributo che arriverà a tutti i Comuni d'Italia dal Governo attraverso la Protezione Civile: quattrocento mila euro per il sostegno alimentare delle nostre famiglie, qualche euro per le persone in difficoltà non bastano. L'anticipo del 66% del Fondo di solidarietà, con criteri che non favoriscono le regioni del Nord, maggiormente colpite dalla pandemia, è una vera presa in giro». Così il Presidente di Anci Veneto e Sindaco di Treviso, Mario Conte sulle misure prese dal Governo per i Comuni.

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«Si scaricano le responsabilità del Governo, che affronta la crisi come un elefante in una cristalleria, sui Sindaci che sono in prima linea e che hanno bisogno di nuove risorse, strumenti agili per dare risposte immediate ai cittadini - osserva -.

I mancati versamenti dei tributi locali, e l'aumento dei servizi sta mettendo il ginocchio le nostre Amministrazioni». Il Governo, conclude il presidente di Anci Veneto, «non anticipi risorse che sono già dei Comuni, ma metta in capo almeno 5 miliardi per sostenere i nostri Sindaci, svincolo dalle procedure burocratiche e maggiori poteri per poter intervenire con efficacia».

Ultimo aggiornamento: 15:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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