Elezioni politiche. Carlo Calenda spera di conquistare il Veneto: «Qui mi aspetto di fare il 20%»

Mercoledì 7 Settembre 2022
Carlo Calenda

«In Veneto mi aspetto uno dei risultati migliori. Raggiungeremo il 20%». E' il target del Terzo Polo, nella regione tradizionalmente leghista, che Carlo Calenda indica in una intervista al Corriere del Veneto. Nell'ultimo tour elettorale nella Regione, il leader di Azione era ancora alleato con il Pd. L'alleanza con Matteo Renzi sta funzionando? «Decisamente sì - risponde Calenda - Abbiamo stabilmente superato FI e adesso tocca affrontare in Veneto la Lega, e far capire che il loro programma prevede 180 miliardi di deficit».

Cifra nella quale, spiega, sono compresi, oltre alla flax tax «anche di 65 miliardi di Quota 41, di assurdità come la reintroduzione della leva, di ministeri messi uno a Milano uno in Sicilia. Insomma di tutte le quotidiane idiozie che sentiamo ogni giorno da Salvini».

Sulla crisi energetica Calenda ripete la proposta di «sganciare il prezzo del gas dalle rinnovabili, che vuol dire diminuire del 40% il costo della bolletta e investire 10 miliardi per coprire nel periodo invernale le aziende energivore. Fa ridere che la coalizione di destra che gli ha votato contro ora chieda uno scostamento di bilancio». Infine la campagna di Fdi, con Guido Crosetto, impegnato a convincere gli imprenditori veneti a dare il loro voto a Meloni: «Crosetto - commenta Calenda - è l'unica persona che Meloni manda in giro come testimonial dalla faccia rassicurante. Lo stimo, ma non c'entra niente né con il programma di Meloni, né tanto meno, con quelli di Salvini e Berlusconi. Il programma di Meloni è nazionalizzare la qualsiasi. Per dirne una, vuole tenersi Ita che è già costata 11 miliardi di euro». 

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