«La posizione sull'Ucraina rafforza il ruolo dell'Italia». Il capo missione Crowley al Gazzettino

Sabato 25 Marzo 2023 di Angela Pederiva
Shawn Crowley è l'incaricato d'affari ad interim nell'Ambasciata degli Stati Uniti in Italia

Il capo missione Shawn Crowley è l'incaricato d'affari ad interim nell'Ambasciata degli Stati Uniti in Italia. A un anno e un mese dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, il diplomatico parla con Il Gazzettino della situazione internazionale e dei riflessi sul Nordest, in occasione della sua visita in Veneto. «La politica americana verso Kiev non cambierà», assicura.


Qual è la linea degli Usa?
«Credo che sia molto chiara. Quand'è stato lì, il presidente Joe Biden ha detto che supporterà l'Ucraina "as long as it takes", cioè per tutto il tempo necessario.

So che certe persone leggono sui giornali argomentazioni diverse, anche in relazione alla campagna elettorale per le Presidenziali che si terranno fra un anno. Ma posso assicurare che abbiamo visite a Roma dei parlamentari del Congresso quasi ogni settimana: rappresentano sia il Partito Repubblicano, sia il Partito Democratico, ma sono tutti uniti nel sostenere l'Ucraina».


Come valuta la posizione dell'Italia?
«Fin dall'inizio ha avuto uno straordinario ruolo da protagonista. Innanzi tutto nell'assistenza umanitaria, con l'accoglienza di oltre 170.000 rifugiati, molti dei quali in questa regione, uno dei primi posti in cui sono arrivati donne e bambini. So che la fornitura delle armi è un tema controverso in Italia, ma è molto importante, perché l'Ucraina non sta difendendo solo la sua libertà: sta difendendo la libertà per tutti quelli che vogliono poter determinare il loro governo e il loro modo di vivere. Il ruolo rivestito dal Governo italiano, prima con il premier Mario Draghi e ora con la premier Giorgia Meloni, dà al vostro Paese una visione e una voce molto più forti. Che si tratti del G7, della Nato o dell'Onu, le cose che l'Italia sta facendo le conferiscono una maggiore influenza».


In questi mesi a Nordest sono però serpeggiati timori per le sanzioni alla Russia.
«So che la gente è preoccupata. Ma anche prima della guerra tra gli Stati Uniti e l'Europa c'era un importante mercato per le imprese italiane, mentre la Russia valeva solo 1,6%, meno della Romania. Dopo che sono state attuate le sanzioni, so che ci sono delle difficoltà per alcune aziende, ma l'Italia ha aumentato del 22% le sue esportazioni nel mondo, secondo le stime dell'Istat. Attualmente gli Usa sono il terzo mercato per l'export dell'Italia, con oltre 65 miliardi di dollari di beni esportati nel 2022, senza contare anche i servizi. Fra il 2009 e il 2021 le province di Padova e Treviso hanno registrato un aumento del 216% nelle esportazioni verso gli Stati Uniti. Gli americani acquistano un sacco di prodotti italiani, naturalmente, ma per noi quello che conta di più è che ci sono investimenti molto importanti da parte delle imprese di questa regione negli Stati Uniti. Questo crea posti di lavoro anche nel nostro Paese, ma aiuta pure le aziende venete a diventare più forti. Questo è un tipo di legame che contiamo di rafforzare nel futuro».


Ha incontrato Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia. Come mai questa visita in Veneto?
«Venezia è sempre stata un partner molto importante per gli Stati Uniti. Noi abbiamo naturalmente diversi milioni di turisti che arrivano qui, domani (oggi, ndr.) ci sarò anch'io con la mia famiglia... Abbiamo importanti legami economici e forti relazioni culturali con Venezia e, più in generale, con il Veneto. Ho colto l'occasione per incontrare a Treviso i giovani sindaci italiani».


L'oggetto del suo intervento all'assemblea nazionale di Anci Giovani?
«Uno dei focus dell'evento è la sostenibilità. Il nuovo Inflation Reduction Act americano riguarda proprio la transizione all'energia verde e ai combustibili sostenibili. Questo è un tema su cui gli Stati Uniti e l'Unione Europea hanno discusso a Bruxelles. Quello che siamo chiamati a fare è aiutare la transizione economica e garantire una filiera di approvvigionamento sicuro. Una delle cose che tutti abbiamo imparato durante la pandemia è che non è stata una buona idea fare affidamento su alcuni Paesi per i dispositivi medici di cui avevamo disperatamente bisogno. Allo stesso modo abbiamo appena imparato, con l'invasione da parte della Russia, che forse non è stata una buona idea essere così dipendenti da un Paese non democratico per l'energia. Quindi per il futuro della sostenibilità bisogna poter contare su amici e alleati piuttosto che su fornitori inaffidabili. Un esempio sono i pannelli per l'energia solare: quella tecnologia è stata sviluppata soprattutto dagli europei e dagli americani, ma i cinesi l'hanno rubata, producono i pannelli a un prezzo molto più basso e hanno soppiantato gli europei e gli americani sul mercato. Dunque ora che stiamo cercando di usare molto più fotovoltaico, dobbiamo essere sicuri di avere in Europa, o negli Stati Uniti, o in entrambi i nostri Paesi, la capacità di far fronte a quella domanda».

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Nel sistema italiano i Comuni hanno un ruolo cruciale. Come li vede un americano?
«Tip O'Neill, un politico del Massachusetts, è diventato famoso per aver detto: "All politics are local", tutta la politica è locale. Tutti i presidenti di entrambi i partiti alla fine riconoscono che è vero. Ciò che importa di più alle persone è quello che accade nella loro comunità, a proposito dei servizi sanitari, del lavoro, dell'educazione dei figli. Per questo la gente è molto interessata a quello che fanno le città».


Quindi i giornali regionali e locali hanno un futuro?
«Certo. E in Italia più che altrove, dato che avete ancora il più alto numero di lettori nel mondo».


Tornerà in Veneto per le Olimpiadi Milano Cortina 2026?
«Non so se ne avrò la possibilità, perché noi restiamo in un Paese per tre anni (è arrivato a Roma nel 2022, ndr.). Ma sicuramente saremo molto presenti in quest'area. Malgrado i limiti di bilancio, a Milano stiamo costruendo un Consolato generale nuovo di zecca: sarà più grande e più sicuro dell'attuale, ma soprattutto avrà più spazio per le relazioni con gli italiani. Sappiamo che, oltre agli atleti, molti americani arriveranno in Italia per seguire le Olimpiadi e che anche rappresentanti del Congresso e del Governo vorranno venire».

Ultimo aggiornamento: 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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