Cantieri della terza corsia, operai a ranghi ridotti fino a lunedì 7 gennaio

Mercoledì 2 Gennaio 2019 di Redazione Online
Cantieri della terza corsia, operai a ranghi ridotti fino a lunedì 7 gennaio
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TRIESTE-VENEZIA - Chi transitava in questi giorni del Ponte di fine anno, compreso oggi, mercoledì 2 gennaio, sul tratto di oltre 30 km interessato dai cantieri della terza corsia della A4 - fra Palmanova e Noventa/Cessalto - oltre ai soliti disagi per code, rallentamenti e salti di corsia, si sarà sorpreso nel vedere pochissimi operai al lavoro. Oggi, in particolare, fra le 10 e le 14 erano non più di 3 o 4 presenti nella zona del cantiere e solo autisti al volante di auto o furgoncini. Tutte le macchine movimento terra, ruspe, gru e caterpillar (i cui costi di gestione sono molto elevati) erano ferme e senza nessun operaio a bordo. Tutte.

La società Autovie Venete - interpellata in merito - spiega che «si tratta di un periodo di festività con personale a ranghi ridotti come per tutte le altre attività, ma da oggi 2 gennaio - precisa - i "trasfertisti" delle varie ditte impegnate, circa 300 maestranze, sono rientrati  e sono stati impegnati nelle attività di controllo e ricognizione. Opere quindi non visibili dall'esterno, ma comunque importanti per assicurare la piena efficienza dei cantieri da domani in poi quando tutte ditte e i relativi  operai saranno a pieno regime».

In pratica le ditte impegnate nei lavori sono per la quasi totalità esterne  e i loro operai fra domenica 30 dicembre e ieri, 1. gennaio, hanno avuto due giorni di festa e quindi sono rientrati a casa e oggi, alla ripresa, il lavoro è ricominciato con attività non... verificabili in modo diretto.
Ci rimettiamo quindi a quanto precisato dalla società anche se, per un'opera di tale importanza strategica (e non solo per il Nordest), si poteva pensare a una turnazione delle maestranze in modo da poter assicurare piena operatività sfruttando anche le due giornate di meteo favorevole - come il 1.

e il 2 gennaio - in modo da non perdere poi mercoledì e giovedì con le (necessarie) attività di ricognizione. Cinque giorni non sono tanti e - a quanto pare - il crono-programma è al momento rispettato, ma arrivare in auto dall'estero - dove i cantieri non sono mai fermi - e rientrare in Italia con questo approccio, fa nascere più di qualche perplessità.

Ultimo aggiornamento: 17:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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